MODENA – In linea con la funzione che il Centro per le famiglie del Comune di Modena, dovrà svolgere nell’ambito dei Servizi territoriali, le nuove Linee di indirizzo per l’affidamento del servizio ne indicano attività e progettualità.
Il Centro per le famiglie, di cui il Comune ha la direzione strategica di programmazione, deve fornire un servizio in almeno tre aree di intervento: informazione, sostegno delle competenze genitoriali, sviluppo delle risorse familiari e comunitarie. Inoltre, deve sviluppare nuove progettualità in grado di contrastare particolari criticità causate dalla pandemia, come i progetti finalizzati di educativa di strada e di mediazione scolastica.
L’attività educativa, in genere, si snoda attraverso diversi interventi educativi e azioni di accompagnamento decodificate attraverso un’apposita progettualità “Minori e famiglie: recuperare le disuguaglianze e le disparità sociali ed educative” che ha ottenuto un importante finanziamento dalla Fondazione di Modena.
Si va da interventi professionali su figli e genitori nel caso di nuclei familiari con problematiche significative (disabilità, problemi di dipendenza, alta conflittualità tra i genitori, violenza domestica) a progetti di accompagnamento per famiglie che attraversano difficoltà momentanee, ma hanno bisogno di sostegni per superare momenti di crisi, anche con riguardo alla conciliazione di tempi di lavoro ed esigenze familiari e di cura dei figli o a famiglie che non riescono ad assicurare ai figli attività sportive o ricreative. Queste azioni possono essere realizzate anche da associazioni, individui singoli o coppie e studenti universitari.
L’appaltatore dovrà inoltre realizzare i Progetti finalizzati per i quali la Regione ha destinato appositi fondi alle azioni di contrasto alla crisi economico-sociale generatisi dalla pandemia, nonché alle azioni di contrasto alla povertà minorile e educativa di adolescenti e preadolescenti.
L’affidamento del servizio svolto dal Centro per le famiglie avverrà secondo il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, valutando in misura prevalente la componente tecnico qualitativa a cui è assegnato un punteggio decisamente maggiore, pari all’80% e riservando alla componente dell’offerta economica il restante 20%.
L’affidamento avrà la durata di 36 mesi con possibilità di rinnovo, previa verifica del buon esito, per ulteriori 24 e di un’ulteriore proroga tecnica, se necessaria, che comunque non potrà superare i 6 mesi, per un valore complessivo del contratto di circa 2.580.000 euro.
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