Centro Musica, workshop col sassofonista jazz Coleman

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Steve Coleman

È possibile iscriversi al corso avanzato con l’artista americano, curato dal musicista Visconti-Prasca e aperto a tutti i musicisti, in programma il 12 e 13 dicembre all’Off

MODENA – Si intitola “The eagle and the lark”, ovvero “L’aquila e l’allodola”, il workshop musicale col noto sassofonista e compositore americano Steve Coleman proposto dal Centro Musica del Comune di Modena e dall’associazione culturale Stoff. L’iniziativa, curata dal musicista Marco Visconti-Prasca e aperta a tutti gli strumenti e i musicisti interessati, è in programma nei pomeriggi di martedì 12 e mercoledì 13 dicembre all’Off di via Morandi 71; è possibile iscriversi entro giovedì 7 seguendo le istruzioni riportate sul sito web www.musicplus.it, dove sono indicati anche i costi.

Come spiega Coleman, il workshop si concentrerà “sul concetto di composizione estemporanea, riferendosi alla tradizione di grandi musicisti del XX secolo come Louis Armstrong, Charlie Parker e John Coltrane. Si darà rilievo ai concetti di creatività e a un’estensione del concetto di voice leading alla melodia, al ritmo e all’armonia. Si lavorerà col singolo e si terranno dimostrazioni pratiche, discussioni teoriche delle competenze che bisogna sviluppare e degli ascolti; così come ci si concentrerà sulla funzione dei vari strumenti. In ogni circostanza si enfatizzeranno la creatività e l’efficacia della comunicazione”. La natura degli argomenti al centro del laboratorio “dipenderà dal livello dei musicisti presenti – prosegue l’artista – fermo restando che la ‘classe’ si collocherà a un livello avanzato e che l’esposizione procederà rapidamente”.

Nato nel 1956, Coleman è una delle figure più affascinanti del jazz contemporaneo. Cresciuto nella scena jazz di Chicago, a New York ha poi collaborato con Dizzy Gillespie, David Murray, Dave Holland, Michael Brecker e Abbey Lincoln. Capace di mescolare il jazz con l’hip-hop e i ritmi del funk, Coleman ha sviluppato un proprio stile, in continuo dialogo tra il jazz e la world music e in cui confluiscono le tradizioni africane, asiatiche e cubane, scegliendo sempre di circondarsi di musicisti che potessero apportare un’impronta personale. Leader di numerose formazioni e co-fondatore del collettivo M-Base, dal 1981 ha portato avanti con i Five Elements un complesso lavoro di sperimentazione e ricerca che ha ospitato esperienze eterogenee.

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