Nell’anniversario della nascita di Bernardo Bertolucci, giovedì 16 marzo, alle 21, all’Astra, il film sulla memorabile partita di calcio tra Pasolini e Bertolucci in Cittadella
PARMA – Giovedì 16 marzo, alle 21, in occasione dell’anniversario della nascita di Bernardo Bertolucci, l’assessorato alla Cultura – ufficio Cinema del Comune di Parma organizza, al cinema Astra D’Essai, la proiezione del film “Centoventi contro Novecento”, di Alessandro Scillitani e Alessandro Di Nuzzo.
Prima della proiezione, alla presenza degli autori, sarà presentato il volume “Centoventi contro Novecento” di Alessandro Di Nuzzo e Alessandro Scillitani (Aliberti, 2023), comprendente la sceneggiatura del docufilm, il resoconto delle riprese e un’appendice sulla passione di Pasolini per la pratica calcistica.
L’ingresso è gratuito e libero fino a esaurimento posti.
Info:
Ufficio Cinema: cinema@comune.parma.it 0521031035
Cinema Astra: cinemastraparma@gmail.com 0521960554
Il film “Centoventi contro Novecento”
Il film ricostruisce minuziosamente la storia di domenica 16 marzo 1975 quando, nel giorno del compleanno di Bernardo Bertolucci, sul campo del parco della Cittadella di Parma si affrontano due singolari squadre di calcio: la rappresentativa della troupe di “Salò o le Centoventi giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini contro quella di “Novecento” di Bernardo Bertolucci. Due film che avrebbero segnato la storia del cinema italiano e che si stavano girando negli stessi giorni, a pochi chilometri di distanza. Una partita epica, leggendaria nei racconti della gente di cinema che vi partecipò, ma praticamente sconosciuta al pubblico.
Sono diversi i temi che “Centoventi contro Novecento” riesce a toccare e a trasporre sullo schermo: l’atmosfera dei set di quei due grandi film del cinema italiano, il rapporto contrastato fra Pasolini e il suo ex-allievo Bertolucci, il legame fra quest’ultimo e le radici parmigiane e contadine. Il tutto è contraddistinto dal rapporto fra Pier Paolo Pasolini e il calcio: passione inesauribile, pratica continua e quasi ossessiva, espressione di pura vitalità e addirittura di una felicità possibile.