Modena

Centenario Venturi. Un secolo di creatività

Anni 40 studenti in biblioteca

MODENA – Fra poche settimane (per la precisione il giorno venerdì 1° novembre 2024), l’Istituto Venturi di Modena compirà i suoi primi 100 anni di scuola.

Fin da subito, all’inizio dell’anno scolastico,, un ciclo di eventi e di incontri è in arrivo per festeggiare l’anno centenario:

  • Lunedì 16 settembre La linea del fumetto con Clod, Bonfa e Marino Neri (ore 11.00 Cortile dei melograni, Via dei Servi, 21).
  • Sabato 28 settembre Autoritratto dell’artista al Venturi con Gianni Della Casa, Franco Guerzoni e altri ospiti (ore 10.30 Cortile dell’esedra, Via Belle Arti, 16).
  • Nel mese di ottobre l’inaugurazione del restauro dell’Ercole Farnese nella sede di Via Belle Arti.
  • Giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 novembre, gli eventi del centenario “Venturi 1924-2024. Un secolo di creatività”.

Gli incontri sono aperti alla cittadinanza fino al raggiungimento del limite di capienza degli spazi delle sedi.

  1. Venturi 1924-2024 – Un secolo di creatività: il centenario della scuola d’arte di Modena.

Introduzione e invito

A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico 2024/25, è per noi un piacere e un onore condividere con la stampa, con la città e con tutti i modenesi un traguardo che consideriamo davvero molto importante: il nostro anno “centenario”, i cento anni di scuola dell’Istituto Venturi di Modena.

Per l’occasione l’istituto Venturi invita tutte le persone interessate a partecipare agli eventi con cui cercheremo non solo di festeggiare ma anche di ricostruire il nostro viaggio attraverso un secolo di scuola, di passioni e di creatività, un viaggio che, per il Venturi, coincide anche con il racconto di una piccola ma profonda e spesso stralunata storia d’amore fra una scuola “isola di artisti” e la sua città, quella Modena, provincia polifonica del Novecento italiano, che ha saputo costruire una propria e originale tradizione del nuovo. E in questa storia lunga cento anni, il Venturi è stato dappertutto: dal cuore del centro storico fino al tessuto paesano dei margini più periferici.

Organizzando gli eventi per festeggiare il centenario della scuola, ci siamo resi conto di due cose. Anzitutto che l’eredità del Venturi è esorbitante. Per quanti artisti studenti della scuola si pensi di invitare, si finisce sempre per lasciare fuori qualcuno. È come una scia polifonica di ricordi e di esperienze, un labirinto umano di persone, personaggi, storie, ricordi, anticonformismi, pulsioni libertarie, impegni taciti, rivalse, successi, sconfitte che tocca il cuore di tutta la nostra provincia. E poi ci siamo resi conto che chi è stato al Venturi se lo ricorda per sempre. Il Venturi resta dentro. È un legame, una legacy da custodire. In molti hanno già raccontato molte storie del Venturi. Durante questo centenario, cercheremo anche noi di ripercorrere le tracce della memoria consapevoli in partenza di riuscire a farlo solo in parte, facendo zig zag fra i vuoti di memoria. E cercheremo di raccontare anche il Venturi di oggi e di domani perché per noi cent’anni di scuola sono cent’anni di futuro.

Il centenario della scuola

Nel novembre 2024 saranno passati cento anni da un doppio momento di trasformazione che fu fondamentale per la scuola d’arte di Modena. Il primo fu un fatto apparentemente superficiale, ovvero l’intitolazione dell’Istituto allo storico dell’arte Adolfo Venturi, (ex allievo della scuola) e padre nobile della disciplina storico artistica nell’università italiana (maestro di figure chiave del Novecento artistico fra le quali è giusto citare almeno il nome di Roberto Longhi). L’intitolazione della scuola al senatore Venturi, (per altro anticipata al maggio 2024 per ragioni di celebrazione della carriera del personaggio) racchiude anche una svolta decisiva per la storia dell’Istituto.

Sarà infatti a partire da quel “1° novembre 1924”, come recita il decreto pubblicato l’anno precedente, nel 1923, sulla Gazzetta ufficiale del Regno d’Italia, che il Venturi, con la nuova “denominazione di Regio Istituto d’arte Adolfo Venturi”, entrerà a far parte del sistema nazionale dell’istruzione, saltando così da un grado istituzionale ancora ristretto in una dimensione regionale (si potrebbe dire nostalgicamente ducale) al riconoscimento pieno di uno status di rango nazionale, a tutti gli effetti pubblico (e fu uno dei pochi Istituti italiani a salvarsi). Gli “atti costitutivi” dell’Istituto d’arte documentano, fra 1923 e 1924, (direttore il prof. Camillo Verno), un piccolo intrico di atti legislativi, di “mantenimenti economici” da parte dello Stato, della Provincia e del Comune ma soprattutto sanciscono “l’apertura dei corsi e l’avvio delle lezioni” a partire dal mese di novembre 1924. Il Venturi di allora era una scuola con intendimenti prevalentemente pratici, pensata per addestrare giovani artefici al lavoro di officina e alla produzione di opere d’arte applicata.

È da quel momento che prima il Regio Istituto d’arte, poi l’istituto Statale d’arte e infine, dai primi anni Duemila, il Liceo artistico e il Corso professionale Venturi, tutti eredi della tradizione sette/ottocentesca dell’Accademia Atestina (“atestino” è sinonimo di “estense”), hanno percorso il loro primo secolo di vita, come scuole e come laboratori creativi di libertà artistica.

  1. Il Venturi fra anni Sessanta e anni Ottanta. Tre appuntamenti per raccontarla con le parole di Giuliano Della Casa, Franco Guerzoni, Clod, Bonfa e Marino Neri.

Per segnare l’inizio dell’anno centenario sono previsti tre appuntamenti iniziali che condurranno la vita della scuola fino all’inizio di novembre, quando si svolgeranno le celebrazioni del centenario. Gli incontri puntano in particolare a valorizzare l’esperienza di chi ha frequentato la scuola fra anni Sessanta e anni Ottanta e oltre. I primi due momenti, il 16 e il 28 settembre, sono due incontri con importanti ex studenti del Venturi che parleranno delle loro storie e dei loro ricordi con gli studenti che frequentano il Venturi di oggi. Chiamiamole lectio magistralis ma fatte in confidenza.  

  • Lunedì 16 settembre, ore 11.00-13.00, Cortile dei melograni, Via dei Servi, 21

La linea del fumetto con Clod (Claudio Onesti), Bonfa (Massimo Bonfatti) e Marino Neri

Dialogano con gli artisti: Luigi Cappelli e Stefano Bulgarelli

  • Sabato 28 settembre, ore 10.30-12.30, Cortile dell’esedra, Via Belle Arti, 16

Autoritratto dell’artista al Venturi con Gianni Della Casa, Franco Guerzoni e altri ospiti

Dialogano con gli artisti: Ugo Cornia, Jonathan Sisco.

  • Nel mese di ottobre, in data e orario da confermare, Cortile dell’esedra, Via Belle Arti, 16

Inaugurazione del restauro del calco dell’Ercole Farnese, IIS Venturi, Fondazione di Modena, Provincia di Modena.

Relazione introduttiva della prof.ssa Rossella Ariuli sull’opera del mosaicista Benito Boccolari autore del mosaico che fa da sfondo all’Ercole Farnese. 

A tutti questi eventi, la cittadinanza è invitata a partecipare fino al raggiungimento del limite di capienza degli spazi delle sedi. 

  1. I giorni del centenario: giovedì 7, venerdì 8 e sabato 9 novembre

Nei giorni 7, 8 e 9 novembre 2024, in coincidenza col centesimo compleanno della scuola, si svolgeranno incontri, eventi, mostre e momenti di festa che coinvolgeranno tutte le sedi della scuola.

Sono in corso di definizione incontri ed eventi che coinvolgano altri alunni del Venturi di ieri e di oggi: i grandi scenografi Rinaldo Rinaldi e Maria Grazia Cervetti, lo stampatore d’arte Roberto Gatti, Colette Baraldi alias Resebe, artista di video mapping, l’illustratrice Elisa Paganelli, il fotografo Rocco Bizzarri.

Un’azione collettiva, una catena di alunni ed ex alunni, un flash mob di docenti ed ex docenti percorrerà il centro storico di Modena, la vera casa della nostra scuola. La coreografia itinerante culminerà in Piazza Roma, davanti alla sede di Via Belle Arti dove tutta la comunità della scuola sarà chiamata a unirsi nel gesto della danza.

A completare il programma, si organizzeranno visite al complesso di San Bartolomeo ex collegio Gesuita, antica sede del Liceo Muratori e oggi sede centrale del Liceo artistico Venturi e un ciclo di mostre legate alla storia dell’Istituto e alle opere d’arte custodite negli archivi delle discipline pittoriche, scultoree, plastiche, ceramiche e architettoniche. In una parola, il Venturi metterà in mostra i suoi tesori nascosti.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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