Partiamo dai princìpi generali e dalla definizione stessa di Convenzione sui Diritti Umani, qual è appunto il Trattato in questione. Si tratta in sostanza di un accordo internazionale legalmente vincolante tra gli Stati, che definisce alcuni princìpi relativi a un insieme di diritti umani, e stabilisce i parametri di condotta ai quali i Governi si devono attenere per rispettarli.
Quando le Nazioni Unite adottano una Convenzione, quest’ultima viene presentata a tutti gli Stati Membri i quali possono sottoscriverla, esprimendo così la propria intenzione di attenervisi. E tuttavia, solo ratificandola gli Stati stessi conferiscono ad essa un carattere legalmente vincolante sul proprio territorio. Vien da sé, quindi, che la sottoscrizione, senza la successiva ratifica, non vincola uno Stato a rispettare gli obblighi enunciati nella Convenzione, pur potendolo intimare ad astenersi dal compiere atti che possano andare contro le disposizioni contenute tra gli obiettivi e gli scopi del Trattato.
Se nel Paese che ha ratificato la Convenzione non si rispettasse ciò che essa prescrive, si violerebbe di fatto la Legge dello Stato.
San Marino ha sottoscritto il Trattato il 30 marzo 2007, giorno dell’apertura alle firme dei vari Paesi, ratificandolo poi in Consiglio Grande e Generale il 22 Febbraio 2008.
Ebbene, da tale data esso ha piena esecutorietà nell’ambito dell’ordinamento giuridico della nostra Repubblica, anche in virtù della norma costituzionale secondo la quale “la Repubblica riconosce, come parte integrante del proprio ordinamento, le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute e conforma ad esse i suoi atti e la condotta. Si uniforma alle norme contenute nelle dichiarazioni internazionali in tema di diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. […] Gli accordi internazionali in tema di protezione delle libertà e dei diritti dell’uomo, regolarmente stipulati e resi esecutivi, prevalgono in caso di contrasto sulle norme interne” (art. 1 della Dichiarazione del 1974).
Dal 2015 a San Marino, inoltre, vige anche una Legge Quadro basata appunto sulla Convenzione.
Altro elemento di utile informazione: la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, composta da 50 articoli, è corredata da un Protocollo Opzionale costituito da 18 articoli, il cui significato è racchiuso nel primo articolo, ove si dice che «ogni Stato Parte del presente Protocollo riconosce la competenza del Comitato sui Diritti delle Persone con Disabilità, l’Organismo preposto a monitorare l’attuazione della Convenzione nei vari Stati con sede a Ginevra, a ricevere e ad esaminare comunicazioni presentate da individui o gruppi di individui o in rappresentanza di individui o gruppi di individui soggetti alla sua giurisdizione che pretendano di essere vittime di violazioni delle disposizioni della Convenzione da parte di quello Stato Parte». Il Protocollo Opzionale è stato ratificato anch’esso dal Consiglio Grande e Generale il 22 Febbraio 2008. In diversi Paesi che hanno ratificato la Convenzione, è stata istituita anche una figura interna di tutela legale, garante del rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Da noi non esiste, se non appunto, la possibilità di rivolgersi al citato Comitato di Ginevra.
Ad oggi, 20 novembre 2022, sono ben 185 (più l’Unione Europea) i Paesi che hanno ratificato la Convenzione, come risulta dall’elenco ufficiale prodotto dall’ONU. Sono, invece, 100 i Paesi che hanno ratificato anche il Protocollo Opzionale.
Resta soltanto da ricordare, che la ratifica di una Convenzione può avvenire con riserva, quest’ultima da ritenere come una dichiarazione unilaterale fatta da uno Stato, tramite la quale escludere o modificare l’effetto giuridico di alcune disposizioni della Convenzione stessa nella loro applicazione a tale Stato. La Repubblica di San Marino ha ratificato la Convenzione senza alcuna riserva, per cui ogni inadempienza rispetto a quanto in essa previsto, è da considerarsi una violazione della Legge del nostro Stato.
Informiamo, infine, che il 2 dicembre San Marino celebra la Giornata Nazionale della disabilità intellettiva e relazionale istituita dal Consiglio Grande e Generale nel 2017. L’associazione Attiva-Mente ha promosso nel corrente semestre reggenziale, un’Istanza d’Arengo perché sia predisposto e pubblicato un calendario delle Giornate Nazionali, quale modalità tesa a custodire nella memoria, valori, cultura e sensibilità del nostro Paese. Ad esempio nei confronti dei più fragili, come in questo caso.
EMILIA ROMAGNA - Con il contributo di Nuovo Imaie, è uscito il 21 novembre per HORA…
PIACENZA - Si è svolta giovedì 21 novembre 2024, nella sala del Consiglio comunale in…
Alla docente dell’Università di Parma il maggior numero di voti nelle elezioni che si sono…
L’obiettivo della collaborazione, che prevede l’attivazione di un dottorato di ricerca, è integrare le informazioni…
PIACENZA - Un vero e proprio viaggio digitale alla scoperta delle botteghe storiche di Piacenza,…
A Russi torna l’iniziativa di solidarietà promossa dall’Amministrazione comunale per le famiglie in difficoltà RUSSI…
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Emilia Romagna News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Contatti - Archivio news - Privacy Policy - Cookie Policy
SOCIAL: Facebook - Twitter