PARMA – Si è svolta ieri mattina la cerimonia di commemorazione del 79° anniversario delle vittime del Cornocchio: 62 persone – uomini, donne e bambini – perirono in un rifugio centrato da una bomba aerea alleata il 2 maggio del 1944. La bomba era diretta sulla vicina ferrovia ma, per sbaglio, centrò il rifugio.
È stato un momento toccante che ha visto la partecipazione di autorità civili, militari e religiose. La cerimonia ha preso avvio con un momento di raccoglimento davanti al cippo che ricorda le vittime alla presenza del Vicesindaco del Comune di Parma, Lorenzo Lavagetto, dell’Assessora regionale alla Programmazione territoriale, Barbara Lori, della Vice Presidente dell’Associazione vittime civili di guerra sezione di Parma, Paola Urangi, e di Giuseppe Romanini già onorevole del Pd. Padre Alfredo Turco ha impartito la benedizione.
Gino Romanini ha dato lettura del nome delle 62 vittime della strage.
Egidio Tibaldi ha introdotto il momento promosso dall’Associazione Vittime Civili di Guerra, sezione di Parma, unitamente al Comitato per le celebrazioni del Cornocchio e Comune di Pama.
Il Vicesindaco, Lorenzo Lavagetto, ha rimarcato come “le celebrazioni siano un momento per ricordare e non dimenticare le persone cadute in un tempo contrassegnato da un nuovo conflitto in Europa”. L’Assessora regionale Barbara Lori ha ribadito “la necessità di non dimenticare soprattutto per le giovani generazioni che incarnano il futuro e la speranza”. La vice presidente dell’Associazione vittime civili di guerra sezione di Parma, Paola Urangi, ha posto l’accento sul tema della pace, Giuseppe Romanini ha espresso l’auspicio di poter celebrare la ricorrenza della strage del Cornocchi il prossimo anno festeggiando la fine della guerra in Ucraina.
La cerimonia è stata contrassegnata dall’esibizione del coro del Bodoni, dell’Accademia di danza Elena Cantoni e di Clelia Gigi e Mirella Pongolini.