Cattolica. Referendum senza quorum, cittadini protagonisti delle scelte amministrative

54

Nuovo strumento “donato” alla città dopo un percorso condiviso con la società. Il risultato delle consultazioni referendarie comunali sarà valido a prescindere dall’affluenza alle urne

CATTOLICA (RN) – Il referendum senza quorum a Cattolica è realtà. Il Consiglio Comunale ha approvato lunedì 16 novembre il regolamento per l’istituzione di questo strumento di democrazia diretta. Si è trattato dell’ultimo passaggio di un percorso partecipato aperto alla cittadinanza, ai Comitati di Quartiere, alle Associazioni di Categoria e stakeholders del territorio.

“Ieri sera – ha commentato il Sindaco Gennari – è stato approvato dal Consiglio Comunale, con voto unanime della maggioranza M5S, il nuovo regolamento per le consultazioni referendarie a Cattolica. Una rivoluzione silenziosa ed un momento importante per la comunità, la sublimazione di un lungo cammino. Anni di fatiche, di tempo sottratto agli affetti ma investito per la collettività. Strumentalizzazioni, attacchi personali e mal di stomaco. Il referendum senza quorum è uno di quei pilastri della partecipazione dal basso che hanno portato tanti di noi ad impegnarsi in politica. Oggi abbiamo dotato la città di uno strumento con cui esercitare la democrazia diretta. Si tratta di un risultato per cui posso dire: ne valeva la pena. Ci tengo a ringraziare la Presidente del Consiglio, Silvia Pozzoli, che ha saputo coordinare i lavori ed è andata avanti con tenacia anche davanti alle difficoltà”.

“Sono felice – ha aggiunto la Pozzoli – perché abbiamo scritto un capitolo della storia politica ed amministrativa di Cattolica che, credo, possa essere esempio ed ispirazione per altre comunità in Italia. Abbiamo scelto di intraprendere questa strada insieme ai cittadini, un percorso innovativo, partecipato, sicuramente più complesso e lungo in confronto alla semplice stesura attraverso gli uffici comunali. Voglio anche ringraziare per il supporto esterno il Sottosegretario Fraccaro, il Consigliere di Roma Capitale Sturni, lo staff di Palazzo Mancini ed i professionisti che ci hanno affiancato. Ma soprattutto, un grazie va ai cittadini che hanno collaborato alla stesura del regolamento con cui siamo riusciti a portare a termine questo percorso pionieristico, ad oggi, forse, l’unico in Italia che da piena dignità ed indipendenza alla volontà dei cittadini”.