Cattolica

Cattolica, “furbetti” del rifiuto: entrano in gioco gli agenti accertatori

CATTOLICA (RN) – Dopo un periodo formativo, sono stati recentemente nominati gli “agenti accertatori”, come stabilito dal Regolamento ATERSIR, cui spetta il compito di prevenzione, controllo e contestazione delle violazioni delle modalità di raccolta dei rifiuti urbani. Tredici figure, in totale, che a rotazione monitoreranno il territorio comunale per un massimo di diciotto ore settimanali. Si tratta di dipendenti del Gruppo HERA la cui opera verrà coordinata dalla Polizia Municipale che ha, eventualmente, il compito finale di redigere i verbali sanzionatori.

Gli “agenti accertatori” si aggiungono alle tre le fototrappole digitali che il Comune di Cattolica utilizza per la prevenzione ed il controllo del fenomeno dell’abbandono in strada dei rifiuti. Postazioni mobili che vengono utilizzate di volta in volta nei quartieri, dove si registrano le criticità più frequenti o dove si riscontra maggiore necessità. Le multe, va ricordato, possono ammontare da 104 a 300 euro secondo il “Regolamento per la disciplina delle fototrappole per il contrasto dell’abbandono e lo smaltimento dei rifiuti nel territorio comunale” approvato in Consiglio Comunale a luglio del 2020.

L’Amministrazione Comunale non intende perseguire esclusive forme di repressione, ma ha l’obiettivo di coinvolgere ancor di più sul tema i singoli cittadini, i comitati di quartiere, affinché episodi di abbandono dei rifiuti ed infrazioni siano sempre meno. “Siamo un Comune virtuoso – spiega l’Assessore al Decoro Urbano, Alessandro Uguccioni – che grazie alla raccolta differenziata puntuale ha raggiunto una percentuale di riciclo pari al 84% e di questo ne dobbiamo andare fieri. La maggioranza dei cattolichini ha capito e sostiene quotidianamente le buone pratiche del riciclo. Tuttavia esistono ancora persone che non considerando l’impatto ambientale ed il decoro cittadino, abbandonano sacchetti di indifferenziata ai bordi delle strade o vicino ai cestini. Attraverso campagne di informazione e sensibilizzazione all’interno della nostra comunità, anche con il coinvolgimento delle scuole, sempre più persone saranno coinvolte nella lotta all’inquinamento e questo passa attraverso le buone pratiche del riciclo e soprattutto del riuso”.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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