Il ponte attuale, a senso unico alternato con semaforo, dovrà essere demolito e ricostruito, per adeguarlo alla normativa e consentire anche il traffico pesante
PARMA – Verrà completamente demolito e ricostruito nella sede attuale il Ponte sul torrente Stirone sulla strada provinciale SP12, in località Castellina di Soragna, attualmente percorribile solo a senso unico alternato con semaforo, con limitazione di portata.
Il Presidente della Provincia Andrea Massari, insieme al Delegato provinciale alla Viabilità Giovanni Bertocchi, agli ing. Gianpaolo Monteverdi ed Elisa Botta del Sevizio Viabilità provinciale, hanno effettuato ieri mattina un sopralluogo al ponte insieme al Sindaco di Soragna Matteo Concari, gli assessori all’Urbanistica Salvatore Iaconi Farina e ai lavori Pubblici Eleonora Cergnul.
Il Presidente Massari ha fatto il punto della situazione: “La Provincia ha condotto una serie di studi sul ponte, che presenta segni di ammaloramento strutturale, da qui la necessità di demolirlo e procedere alla costruzione di un nuovo manufatto, per adeguarlo alla normativa vigente – spiega – Abbiamo poi concluso il progetto definitivo e a breve attiveremo la Conferenza dei Servizi per i pareri necessari. È un progetto da 2 milioni e 200 mila euro, finanziato dal Ministero delle Infrastrutture, nell’ambito Piano triennale ponti. La Provincia ha inserito il progetto nella prima annualità come prioritario.”
“Il nostro obiettivo è quello di restituire alla cittadinanza un ponte sicuro e transitabile, che consenta anche il traffico pesante e i carichi eccezionali che attualmente non possono transitare per la limitazione di carico, elemento importante, dato che il ponte è posto sull’asse che va dal casello autostradale di Fidenza al ponte sul Po – spiega il Delegato provinciale alla Viabilità Bertocchi – Il nuovo ponte avrà una vita utile di 100 anni e migliorerà sensibilmente l’idraulica fluviale, per la quale l’attuale ponte costituisce una strettoia.”
Una volta conclusa la fase di progettazione e le relative procedure esecutive, nel 2023 inizieranno i lavori, che dureranno circa un anno e comporteranno la chiusura del tratto di SP 12.
L’Ufficio Ponti della Provincia di Parma, per cercare di ridurre i disagi conseguenti all’interruzione della circolazione stradale, ha valutato alcune possibilità alternative alla chiusura totale del traffico.
Sono state prese in considerazione tre possibili alternative. La prima è lo spostamento dell’asse stradale (monte o valle dell’attuale) con posizionamento del ponte nuovo a fianco dell’esistente, che rimarrebbe in esercizio fino al completamento del nuovo.
La seconda è la realizzazione di un percorso provvisorio con guado di attraversamento del torrente che permetterebbe di mantenere in esercizio la strada.
Purtroppo, dalle verifiche e dagli studi effettuati, risulta che l’unica ipotesi economicamente sostenibile è la chiusura al traffico della Sp 12, dato che le altre ipotesi richiederebbero un impegno finanziario non sostenibile dal finanziamento.
Il sopralluogo è proseguito sul tracciato della Variante della Sp 12 all’abitato di Castellina, per valutare la viabilità alternativa.
Il Sindaco di Soragna Matteo Concari ha ringraziato la Provincia per essersi attivata velocemente per questo incontro, teso a risolvere nel migliore dei modi i problemi viabilistici connessi al progetto.
IL PONTE ATTUALE è costituito da una singola campata in semplice appoggio, sulle due spalle laterali, con una sola carreggiata, larga circa 7 mt.
IL NUOVO PONTE sarà ad unica campata, in attraversamento allo Stirone, con una luce in asse appoggi di 41 mt (più che doppia rispetto all’esistente), le spalle saranno realizzate su pali di grande diametro.
Si è scelta la tipologia ad arco, con una struttura interamente in acciaio; l’intero ponte sarà isolato sismicamente dalle fondazioni, con un giunto sismico in corrispondenza di ogni spalla.
La cantierizzazione dell’opera sarà abbastanza complessa e Terminata la demolizione del ponte esistente saranno riprofilati gli argini mediante una scogliera in massi ciclopici. Si procederà poi alla realizzazione dei pali e delle spalle.
Per ridurre i tempi di costruzione, l’impalcato preassemblato verrà trasportato a monte della spalla sud mediante carrelli e poi varato di punta, con un’autogrù posizionata sull’argine opposto.
Completato il varo si provvederà al completamento delle opere stradali, delle asfaltature, posa barriere, segnaletica e finiture ed infine alla riapertura dell’arteria.
Progettista: ing. Fabio Scaroni – Studi ambientali: Ing. Susanna Dondi – Rup: ing. Elisa Botta.