CESENA – Rivolgere lo sguardo al passato è senza dubbio affascinante, soprattutto se si tratta del passato della terra in cui si è cresciuti. È questa la possibilità data dalla mostra “Castelli & Pennelli” inaugurata il 14 novembre nel Salone di Palazzo Albornoz a Cesena e visitata da moltissimi cesenati, e non. Per questa ragione l’esposizione composta da una ricca collezione di castelli e rocche messe su tela dal pittore cesenate Giordano Severi, oggi reinterpretata dal segno grafico di Vittorio Belli e trasposta su tela di canapa in forma di arazzo dalla Bottega Pascucci di Gambettola, sarà visitabile fino a venerdì 29 novembre. Una proroga che felicita la coordinatrice del progetto Ada Grilli.
Rocche e Castelli in Romagna rappresentano un patrimonio storico e architettonico immenso, che ha sofferto di inadeguata attenzione negli anni del boom economico del dopoguerra. Allora fu la Costa Adriatica a fare la parte del leone con effetti economici trainanti, ma negativi sul piano paesaggistico e architettonico. Castelli e rocche sono rimasti tali e quali, deteriorati alcuni, chiusi altri, assediati da nuova edilizia che chiedeva spazio e pietre, destinati talvolta ad usi impropri. Ma sempre visibili sui colli dell’Appennino romagnolo o lungo gli assi principali della viabilità̀ romana e oggetto di attenzione da parte di storici e artisti, censiti e codificati e raramente presi in carico per degna conservazione e valorizzazione. Nonostante non possa essere un ennesimo progetto culturale come questo a rinvigorire la volontà̀ di salvare il salvabile, si vorrebbe tentare di risollevarne, se non il futuro, almeno la memoria, portandola nelle piazze, nei centri storici, nei palazzi già salvati dall’oblio e dalla decadenza fisica. Ecco che entra in scena la collezione di Castelli e Rocche subito trasformata in mostra e presentata al pubblico lo scorso agosto nella rocca di Riolo Terme con 12 arazzi. Nel 2020 la collezione sarà raddoppiata nella sua consistenza e arricchita da un catalogo, compatibilmente con fondi che enti pubblici e sponsor privati vorranno destinare al progetto. La rotazione in varie sedi espositive nei borghi e nei comuni che hanno il privilegio della presenza di un castello, contribuirà a valorizzare questo patrimonio storico inestimabile e soprattutto a portare alla ribalta problematiche mai risolte.
Il progetto che mira a rappresentare tutti i castelli della Romagna per farne occasione di godimento ma anche di riflessione sullo stato dell’arte, sulla valorizzazione e destinazione di queste magnifiche roccaforti, ambisce a candidare l’intero comprensorio delle tre province romagnole sede di castelli e rocche a Patrimonio dell’Umanità. La scrittrice Ada Grilli ha accompagnato le opere con le sue didascalie, che aiutano a scoprire e gustare i particolari più interessanti.