CASTELLARANO (RE) – Da gennaio 2022 il Comune di Castellarano (RE), con il suo borgo antico, il castello, la Rocchetta e i percorsi naturalistici, entra nel circuito “Castelli del Ducato di Parma, Piacenza, Guastalla e Pontremoli con itinerari verso Reggio Emilia e Cremona”. Castellarano si inserisce così ulteriormente nei circuiti turistici nazionali, pronta ad accogliere visitatori da tutta Italia e, in fase di ripartenza del turismo internazionale, da tutto il mondo con la sua storia, le bellezze naturali e i piaceri dell’enogastronomia.
“L’ingresso in www.castellidelducato.it — commenta il Sindaco di Castellarano Giorgio Zanni— è un ulteriore passo in avanti nella valorizzazione turistica del nostro territorio. Dopo gli importanti investimenti in restauri e riqualificazioni, come il restauro dell’acquedotto antico e la riqualificazione di via Roma, il lavoro sulle ricchezze naturalistiche, come il completamento della ciclovia sul Secchia e l’ingresso nella biosfera MAB Unesco, e il sostegno agli esercizi commerciali, attraverso contributi alle attività esistenti e gli incentivi verso le nuove aperture, Castellarano si inserisce con orgoglio nell’offerta turistica dell’Emilia-Romagna.”
Orazio Zanardi Landi, Presidente dei Castelli del Ducato: ”Benvenuto al Comune di Castellarano e grazie per iniziare a collaborare insieme su storia, identità e marketing turistico-culturale di un’area vasta: con la marca d’area ventennale Castelli del Ducato si rafforza l’alleanza dell’asse Piacenza, Parma, Reggio Emilia, e poi dall’Appennino Tosco Emiliano al Grande Fiume Po, dalla Lunigiana, attraverso le valli, fino al Cremonese. Ci fa piacere che il nostro modo di lavorare per il bene comune ci stia permettendo di disseminare buone pratiche e rafforzare questa rete turistica in cui crediamo moltissimo”
Il percorso verso l’ingresso inizia a metà 2021, grazie al lavoro del Presidente del Circuito Orazio
Zanardi Landi, il Direttore Maurizio Pavesi con lo staff Castelli del Ducato Francesca Maffini e Antonella Fava, l’ex assessore Luca Magnani e l’assessore Cassandra Bartolini, oggi Vicesindaca con deleghe all’Ambiente, Sostenibilità e Aree Protette, Cultura, Commercio, Associazionismo e Bilancio. L’importante iniziativa è stata poi raccolta dal nuovo assessore al Turismo, valorizzazione e marketing territoriale Massimo Zanichelli.
Castellarano da scoprire. E’ un borgo storico fluviale molto suggestivo – tra vicoli in pietra, slarghi e piazzette restaurate, case e palazzi ben tenuti – a cui si accede da una deliziosa Rocchetta, primo scenografico avamposto a protezione del centro. Un romantico e lungo percorso ad anello permette al turista di salire e poi scendere su vie ciotolate in un tour che emoziona perché fa scoprire il paese antico fino al Monte di Pietà, il Rione San Prospero, l’acquedotto settecentesco in restauro, l’antica Chiesa Parrocchiale di origine romanica e l’Aia del Mandorlo, affaccio naturale sulla Rocca Matildica (il castello di proprietà privata) e sulla Torre dell’Orologio, fino ad una splendida panoramica sulla vallata del fiume e sui principali rilievi della zona, tra cui il Monte Cusna e il Monte di Valestra. Da vedere la panchina, color granata, sul monte Le Malee che offre un’ampia vista panoramica sulla valle del Secchia e sui principali rilievi della zona, tra cui il Monte Cusna e il Monte di Valestra.
La Rocchetta in 5 punti da osservare: il fossato di difesa in cui un tempo scorreva l’acqua del Rio di Castellarano; le tre “porte” di cui due esterne, la Porta Maggiore con la Torre Levatoia e la Porta Cappellana che immette in Via Mulino e, una interna, che conduce direttamente al Castello sormontata dalla Torre della Rosa; Piazzale Cairoli, un tempo detto Piazza d’Armi, serviva da filtro per intrappolare il nemico che avesse superato la Porta Maggiore; il “loggiato”, con i suoi sei archi si affaccia sul fossato e sulla piazza antistante; il camminamento di ronda conduce lungo i bastioni della Torre Levatoia, attraverso il loggiato, fino al giardino pensile. Grazie ad una convenzione con il Centro Studi Storici Castellaranesi, la Rocchetta è oggi anche sede espositiva per mostre ed esposizioni che la rendono aperta e fruibile il primo ed il terzo week-end di ogni mese.
Quando e come visitare Castellarano? Il borgo è sempre visitabile gratuitamente. Le sale espositive della Rocchetta sono aperte da gennaio a dicembre, ogni primo e ultimo weekend del mese. Sono possibili visite guidate su richiesta e visite a tema al paese, in occasione di feste ed eventi,. Prenotazione obbligatoria per i gruppi.
Castellarano wedding, ricevimenti e feste private: la struttura della Rocchetta può essere prenotata per celebrazioni di matrimoni.
“Come amministrazione — aggiunge Zanni — intendiamo continuare ad investire nel turismo sostenibile, nella storia e nella cultura, certi che, oltre a contribuire alla crescita del territorio, questi strumenti siano un volano di sviluppo e di possibile indotto economico.”
La vicesindaca Cassandra Bartolini e l’Assessore Massimo Zanichelli: “Il territorio di Castellarano offre numerose opportunità in grado di soddisfare le esigenze di differenti tipologie di turismo. Il preziosissimo borgo storico del capoluogo, con le sue vie pavimentate in sasso di fiume e i suoi edifici medioevali, rievoca atmosfere ed emozioni di altri tempi accompagnando il visitatore in una esperienza storica immersiva unica che viene ampliata ed arricchita da altri edifici come l’acquedotto romanico, il santuario della Beata Vergine della Neve, del XVIII secolo a Campiano, nella frazione di San Valentino La pieve di Sant’Eleucadio (che conserva un dipinto del Garofalo del 1517) a cui si affianca il museo dedicato al Beato Rolando Rivi e poco distante un Castello oggi visitabile solo esternamente, a Montebabbio La torre ed il borgo storico, e Roteglia con il suo borgo storico e le due chiese. Percorso che oggi si può fare seguendo i pannelli informativi collocati sul territorio”.
Nell’ottica di una più ampia visione di progetto territoriale gli itinerari verso Reggio Emilia, la Lunigiana e la Lombardia vedono crescere l’interesse da parte di Comuni e proprietari privati di beni architettonici, manieri e dimore storiche intenzionati a cogliere l’opportunità del volano turistico culturale Castelli del Ducato.
Dopo il Castello di Bianello a Quattro Castella, il Castello di Sarzano a Casina, la Rocca dei Boiardo a Scandiano, Palazzo Ducale di Guastalla, anche Castellarano entrare ufficialmente sul website www.castellidelducato.it
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