Il sindaco Muzzarelli lo chiede in una lettera al presidente del Consiglio Draghi: “L’accesso all’alloggio è un formidabile strumento di inclusione; con la pandemia aumentate le criticità”
MODENA – Serve un investimento straordinario su tutta la filiera dell’abitare e sulle politiche di accesso alla casa, anche tramite le risorse del Recovery Fund. Oltre a procedure amministrative speciali per evitare che la burocrazia blocchi la partenza delle opere strategiche.
È l’appello che il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli ha lanciato al Governo attraverso una lettera inviata giovedì 18 marzo al presidente del Consiglio dei ministri Mario Draghi.
Nel documento, Muzzarelli evidenzia le opportunità già messe in campo dal Governo, “che il Comune ha colto pienamente”, dal Piano Periferie al Pinqua, e le importanti risorse già messe a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna, come quelle per aumentare l’offerta di alloggi tramite Acer. Ma secondo il sindaco “è impensabile affrontare le dinamiche sociali del futuro con una dotazione di 3.450 alloggi sociali pubblici, intesi come somma tra Erp ed Ers”, perché la casa rappresenta “un formidabile strumento per l’integrazione e la coesione sociale, particolarmente necessario in un momento in cui la pandemia ha accresciuto le disuguaglianze con un sensibile aumento delle situazioni di criticità e delle tensioni sociali”.
Particolare attenzione, secondo Muzzarelli, va posta a quella ‘fascia grigia’, aumentata a causa della pandemia, che non viene intercettata dai consueti strumenti pubblici di sostegno rivolti alle persone in condizione di maggiore fragilità economica. In particolare, i dati registrano una enorme difficoltà di accesso alla casa per gli under 35, sia in affitto che in proprietà, criticità che hanno come effetto la migrazione delle giovani coppie verso altri territori e la denatalità.
Grazie alle risorse messe a disposizione dell’Europa “si può accelerare in maniera decisiva un lavoro già avviato” e che va potenziato: investire su una filiera dell’abitare “inclusiva e di qualità”, sottolinea il sindaco, è un obiettivo “pienamente coerente con due dei tre assi fondamentali indicati dalla Commissione Europea: inclusione sociale e transizione ecologica. La rigenerazione urbana, infatti, si interseca pienamente con questa traiettoria di azione e consente una forte collaborazione tra Amministrazioni pubbliche per far coincidere obiettivi sociali e ambientali, come, ad esempio, il contenimento del consumo di suolo”.