E’ infatti in rete dal 18 febbraio la nuova piattaforma web messa a punto dalla Regione, che consentirà alle persone rese ancora più vulnerabili dalla crisi economica – perché hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, in stato di mobilità o hanno un reddito molto basso – di accedere ai contributi regionali previsti dal bando da 11,6 milioni di euro promosso dalla Regione Emilia-Romagna attraverso l’utilizzo delle risorse statali assegnate.
“La piattaforma web regionale è un servizio ulteriore– dice la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alle Politiche abitative, Elly Schlein – complementare rispetto alla normale procedura di presentazione delle domande ai Comuni. Un’alternativa utile e funzionale anche in relazione alle attuali limitazioni in vigore per gli spostamenti”.
Molti Comuni hanno attivato proprie procedure online (l’elenco sul sito web della Regione), e assieme alla piattaforma web regionale, che fornisce il servizio online per tutti quei Comuni che non lo offrivano autonomamente, ogni cittadino della Regione oggi può presentare la domanda per via telematica.
Ci sarà tempo fino al 19 marzo per presentare le domande e riceve aiuti concreti che possono arrivare fino a 1.500 euro per coprire fino a 3 mensilità in un anno.
Ad oggi, sono oltre 1.250 le domande pervenute e già protocollate, circa 3.300 quelle in corso di compilazione da parte dei cittadini.
Destinatari e requisiti richiesti
Destinatari dei contributi sono le persone singole o i nuclei familiari che si trovano in difficoltà economiche per perdita o diminuzione del lavoro, cassa integrazione o stato di mobilità, oppure lavoratori precari o stagionali che hanno subito la riduzione dell’orario di lavoro, ma anche coloro che hanno redditi molto bassi.
Per ottenere il contributo, si deve avere la cittadinanza italiana o quella di uno Stato appartenente all’Unione europea o, per i cittadini extra Ue, il permesso di soggiorno; risiedere oppure essere domiciliati in Emilia-Romagna; essere in possesso di un regolare contratto di affitto in un comune della regione; dichiarare un reddito Isee fino a 17.154 euro senza necessità di dimostrare cali del reddito per causa Covid; oppure fino a 35mila euro, autocertificando in questo caso con adeguata documentazione (buste paga o fatture) la diminuzione del reddito superiore al 20% nei mesi di marzo, aprile, maggio 2020, rispetto al medesimo periodo 2019.
In caso di calo del reddito possono richiedere il contributo anche gli inquilini di ERP; inoltre può fare domanda anche chi è in condizioni di morosità, anche con procedimento avviato di sfratto.
I contributi sono cumulabili con quelli eventualmente ricevuti con il Fondo Affitto 2019 o 2020.
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