RIMINI – Ultimo weekend di apertura per le mostre di Cartoon Club, il Festival Internazionale del cinema d’animazione che si è tenuto a Rimini dall’11 al 17 luglio.
Le esposizioni termineranno domenica 31 luglio e sino a tale data sono aperte a Rimini presso il Museo della Città in via Tonini 1 e alla Galleria d’arte Augeo Art Space in Corso d’Augusto 217.
Domenica cala il sipario su Diabolik/A, l’esposizione dedicata al Re del Terrore allestita nelle sale del piano terra del Museo della Città “Luigi Tonini”. Creato dalle sorelle Giussani 60 anni fa, Diabolik è stato il personaggio simbolo dell’edizione 2022 di Cartoon Club. Le “Diabolike” Giulia Massaglia e Stefania Caretta, disegnatrici regolari della testata a fumetti e autrici dello speciale Grande Diabolik di aprile 2022, hanno realizzato il manifesto di quest’anno, uno splendido ritratto di Diabolik e della sua compagna nella vita e nel crimine Eva Kant nella cornice della Riviera riminese.
Con tavole originali, albi d’epoca e ingrandimenti scenografici l’esposizione racconta le creatrici del personaggio, Angela e Luciana Giussani, le diverse sceneggiatrici e redattrici che le hanno affiancate, ma anche l’illustratrice Kalissa, autrice del secondo albo successivamente redisegnato, e ovviamente l’immancabile Eva, senza cui le avventure dell’inafferrabile criminale non sarebbero le stesse.
Sempre al piano terra: Pippo 90, una vita da svitato. A Cartoon Club 2022 è stato anche celebrato Pippo, lo svitato più amato dei fumetti e dell’animazione. Nato con il nome di Dippy Dawg, il personaggio fece la sua prima apparizione esattamente 90 anni fa, nel cortometraggio Mickey’s Revue del 1932. Fu solo con i fumetti del leggendario Floyd Gottfredson che acquisì davvero il suo ruolo di spalla insostituibile di Topolino. Grazie ai contribuiti di generosi collezionisti privati, in Pippo 90 sono stati esposti tavole e bozzetti originali dei fumetti e dei corti e film animati. Sono quindi i giorni finali per ripercorrere la “carriera” di Pippo, da una rarissima striscia di Gottfredson da Topolino nella casa dei fantasmi del 1936 ai disegni dei fumettisti italiani che l’hanno festeggiato sul settimanale Topolino, passando per originali dei suoi alter ego Sport Goofy e Super Pippo.
Al secondo piano dell’Ala nuova del Museo della Città “Stato di Natura”, una esposizione di disegni e animazioni a cura dell’Associazione Culturale ALMA, aperto tutti i pomeriggi dalle 16 alle 19.00. Stato di natura si riferisce alle condizioni in cui vivevano gli uomini prima dell’inizio della civilizzazione, e alle materie prime che non hanno ancora subito elaborazione da parte dell’uomo. In un tempo dove anche la “civilizzazione” mostra i suoi aspetti più violenti, un gruppo di giovani artisti dell’associazione culturale ALMA espone il risultato di una propria riflessione sul tema della natura. Si tratta di immagini intime e originali, oniriche e misteriose, dove anche la realtà e la tragedia vengono trasfigurate dall’interpretazione e dal filtro sensibile dell’essere umano. ALMA nasce il 21 marzo 2020 pensata e voluta da Magda Guidi, Elisa Mossa, Stefano Franceschetti, Simone Massi e Sandro Pascucci. L’associazione si propone di fare rete con la comunità di animatori e disegnatori della regione, riunendo artisti riconosciuti e giovani autori con esperienze professionali già prestigiose.
Ultimo weekend, infine, per la mostra su Franco Matticchio. All’Augeo Art Space, in Corso d’Augusto, è aperta fino a domenica la mostra ABC Disegni E Fumetti, dedicata all’arte e alla carriera di Franco Matticchio. L’esposizione rappresenta un’occasione unica per scoprire e ammirare dal vivo bozzetti, quadri e omaggi di un autore davvero particolare. Fumettista, pittore e illustratore, Matticchio ha collaborato con realtà editoriali di portata internazionale con il New Yorker, è vignettista e autore di strisce umoristiche e ha lavorato anche nel mondo del cinema d’animazione. Il suo personaggio più celebre, il gatto bendato Mr. Jones, è solo uno dei tanti animali antropomorfi che abitano i suoi mondi fitti di linee.
Chiude invece il 31 agosto Nagasaki Beyond. La distruzione dopo l’atomica: gli scatti del fotografo americano Joe O’Donnell, soldato e reporter, hanno immortalato la distruzione senza quartiere scatenata dal bombardamento su Nagasaki. Commoventi e poetiche, le fotografie di O’Donnell sono state riscoperte solo negli anni ’90 e, da allora, hanno fatto il giro del mondo. Al Museo della Città si possono visionare ancora per tutto il mese di agosto i circa 100 scatti che sono stati prestati in occasione della mostra Nagasaki Beyond, compresa l’iconica foto che ritrae un bambino di Nagasaki con in spalla il fratellino morto nel bombardamento atomico in attesa del suo turno per farlo cremare, immagine drammatica che fu scelta nel 2018 da Papa Francesco per trasmettere un rinnovato messaggio di pace e ricordare a tutti «…il frutto della guerra». La mostra si colloca nell’ambito del Progetto Nagasaki Beyond Mix for Peace, organizzato Cartoon Club, dall’Associazione Culturale ISSHO-NI San Marino & Giappone e Honmon-Butsuryu Shu, l’ente giapponese che custodisce gli inestimabili scatti di O’Donnell e con il patrocinio della Toshiba Foundation.
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