A fine anno presenti in struttura 62 animali
RIMINI – Sono stati 242 nel corso del 2016 i cani che sono stati ospitati anche solo per poche ore al canile comunale Stefano Cerni di Rimini. Un numero che comprende tutti gli animali che per svariati motivi sono entrati dalla struttura: da quelli abbandonati a quelli smarriti, fino a quelli sequestrati o lasciati per rimissione di proprietà. Grazie al lavoro degli addetti della struttura, molte storie comprendono un lieto fine: 168 cani infatti sono stati restituiti alle cure dei proprietari, 58 invece sono stati affidati ad altrettante famiglie. Alla data del 31 dicembre erano presenti nella struttura 49 cani.
Importante in questo caso è l’identificazione del cane: gli animali che, come richiesto dalla legge, vengono trovati con il microchip identificativo in genere vengono riconsegnati ai proprietari nel giro di 24 ore. Tanti però sono ancora i cani (83 nel 2016) che, dopo anni dall’entrata in vigore dell’obbligo di legge, vengono trovati non microchippati. In questo caso vengono in aiuto per l’identificazione gli strumenti di comunicazione, come gli avvisi sui giornali e i social (facebook.com/canilerimini): attraverso questi canali 32 cani non identificati sono stati riconsegnati ai proprietari. Va ricordato che il canile, in caso di ritrovamento di animale non identificato, procede all’applicazione del microchip e alla registrazione all’anagrafe canina.
Il canile di Rimini nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Regionale n. 27/00, ospita anche gatti (solo se feriti, traumatizzati oppure cuccioli in lattazione). Al 31 dicembre erano presenti in struttura 13 gatti: quello invernale è però un periodo tranquillo, al contrario dei mesi estivi quando il dato arriva anche a quadruplicare.
Nel 2016 sono stati ricoverati in struttura 575 gatti. Di questi 370 sono stati ricoverati per patologie varie, traumi, abbandono nel caso di cucciolate; di questi, 150 sono stati affidati a nuove famiglie e 23 restituiti ai legittimi proprietari. Anche in questo caso gioca un ruolo importante la progressiva estensione della misura del microchip anche alla popolazione felina (non obbligatoria). Tutti i gatti che escono dal canile sono puntualmente identificati e registrati in anagrafe.
Al momento l’anagrafe degli animali d’affezione del comune di Rimini registra una popolazione di 16.901 cani, 2.046 gatti, e per finire, un unico furetto.
“Il lavoro del canile comunale e degli straordinari volontari che lo animano- dichiara l’assessore Jamil Sadegholvaad- va rimarcato ancora una volta. La struttura svolge un servizio fondamentale per i tanti cittadini che amano e condividono la loro vita con gli animali di affezione. E’ un arricchimento di sentimento individuale e collettivo che merita di essere sostenuto con un’organizzazione eccellente. E il canile ‘Stefano Cerni’ lo è”.