PARMA – Sono conclusi i lavori di valorizzazione presso la Camera di San Paolo, che avevano preso il via nei mesi scorsi. Gli interventi, a cura di Parma Infrastrutture, hanno comportato un investimento di 250.000 euro e hanno riguardato l’adeguamento degli impianti elettrici, meccanici ed antincendio e la riqualificazione dell’illuminazione dell’intero percorso museale, con anche il ripristino delle corrette condizioni climatiche a tutela degli affreschi presenti nel plesso museale.
Più nel dettaglio, i lavori hanno visto il rinnovo dell’impianto e dei presidi antincendio; rinnovo dell’impianto d’illuminazione ordinario volto alla valorizzazione degli ambienti e degli affreschi; rinnovo dell’impianto d’illuminazione di emergenza; installazione di un impianto di telecamere di sicurezza e per la rilevazione fumi; installazione di un nuovo impianto antintrusione; installazione di un nuovo impianto di deumidificazione ambienti nella sala del Correggio e dell’Araldi, inserito all’interno di nuovi elementi con funzione di piantane di illuminazione e sedute per una totale integrazione estetica e funzionale dell’esperienza museale; realizzazione di nuovi totem in tutti gli ambienti con la doppia funzionalità informativa e di illuminazione.
Il Complesso monumentale di San Paolo rappresenta una delle eccellenze architettoniche, storiche e culturali più importanti della città di Parma, con origini ascrivibili al X secolo. In particolare, la Camera di San Paolo, anche detta “Camera della Badessa”, è affrescata dal Correggio e dall’Araldi nella prima metà del XVI secolo.
Durante il periodo di chiusura della Camera è stata anche revisionata l’intera grafica della segnaletica interna ed esterna. I testi descrittivi nel percorso museale sono stati redatti da Alessandro Malinverni in collaborazione con FIADDA Emilia-Romagna e Fondazione Gualandi, utilizzando accorgimenti grafici, lessicali e sintattici in logica “Easy-to-read” per renderli accessibili ad un’ampia utenza, nella logica di veicolare le informazioni senza ridurle o banalizzarle.