Le proposte di Laboratorio Aperto, Cinedanza, Zed, La Danza in 1 minuto, Agite y Sirva
MODENA – Sono 11 i cortometraggi selezionati dai festival di Videodanza che saranno trasmessi in diretta video sulla pagina Facebook del Laboratorio aperto di Modena giovedì 9 aprile dalle 19 per l’evento online “Camera con vista”.
“Quimera: the rope scene” di Neus Gil Cortes (ES). Nella danza surreale di Nua Dance, ispirata al Don Chisciotte di Cervantes, seguiamo Quimera nel suo percorso dall’isolamento a un mondo fantastico che si protende contro il paesaggio urbano.
In “Pollyanna” – di Roman Gubin (CA) le fatiche e le lotte interiori di una giovane ragazza si esprimono attraverso una danza contemporanea.
“Porcelain” di Roswitha Chesher (UK). Una storia d’amore… la vita e i suoi numerosi cambiamenti, incontro, condivisione, cura, dipendenza e perdita.
“More than you think” di Jacopo Landi / Vanessa Michielon (IT): quale grado di complessità è racchiuso in un gesto danzato? Quali istruzioni, saperi incorporati e stimoli sensoriali lo orientano?
“Hic et Nunc” di Emma Cianchi (IT). Una linea retta, un luogo abbandonato in cui risuona la vita passata, un piano-sequenza per dire che il presente è l’unica dimensione in cui si vive veramente.
“Su misura” del collettivo Augenblick (IT). Il passo del desiderio come uno spillo sbuca dal filo dei monti. E dopo un minuto cade.
“Stages” di Angela Rosales Challis (US). Un videodanza animato che estrae le emozioni negative che la società ci ha insegnato a nascondere.
“La Démiurge” di Alain El Sakhawi (IT). Una giovane entità femminile e birichina gioca con la sua vittima.
“T.I.A.” This is Africa di Matthieu Maunier-Rossi (CD). Aïpeur Foundou, ballerino e coreografo congolese, da Brazzaville ci mostra una possibile via per la libertà.
“LittleThings” di Sami Hokkanen (FI). Una storia divertente sull’importanza delle piccole cose nella vita.
“Mareta” di Blas Payri (ES). Mareta in spagnolo significa “Piccola Madre” ed è una ninnananna tradizionale di Valencia.