RIMINI – Dopo l’incontro di ieri pomeriggio avuto con l’assessore regionale Irene Priolo e tutti i Comuni interessati della Regione, sono state ridefinite le disposizioni per migliorare la qualità dell’aria che erano previste a partire dal prossimo lunedì 11 gennaio. Si rinvia l’entrata in vigore delle limitazioni per i veicoli Diesel Euro 4 ma si introducono altre misure rispetto a quelle fino ad oggi utilizzate dovute alla recente condanna fatta all’Italia, da parte della Corte di Giustizia Europea, per il superamento dei limiti della qualità dell’aria relativamente al PM10.
Le nuove disposizioni dell’ordinanza regionale, descritte questa mattina durante la conferenza stampa della Regione Emilia Romagna, modificano diversi aspetti a cominciare dalle date di applicazione delle limitazioni. Le restrizioni alla circolazione di alcune tipologie di veicoli e le misure relative all’uso degli impianti di riscaldamento non saranno più fino al 31 marzo, come previsto dalla precedente ordinanza comunale – che viene revocata e sostituita – ma rimarranno in vigore fino al 30 di aprile.
Entro il prossimo mese di marzo è prevista l’uscita di bandi nell’ambito del Piano di Finanziamento regionale triennale per diverse aree, fra cui mobilità sostenibile, riscaldamento (sostituzione delle stufe a pellet di più vecchia concezione) e agricoltura. È prevista anche una importante campagna informativa di sensibilizzazione, un piano di controlli a campione che varia a seconda del numero di abitanti (almeno 1200 per il comune di Rimini) e finanziamenti per il sostegno al biglietto unico per il Tpl durante le domeniche ecologiche.
“Mai come in questo ultimo anno – dichiara l’Assessore all’ambiente Anna Montini – ci siamo resi conto di quanto sia importante respirare aria pulita per la salute dell’intera collettività e per la nostra stessa salute. L’Unione Europea ci chiama ad un ulteriore sforzo, necessario per migliorare, insieme alle altre regioni, la qualità dell’aria dell’intero bacino padano, che è attualmente una delle peggiori in tutta Europa. La nostra città è aiutata dalla vicinanza al mare ma, nonostante ciò, diverse sono le giornate in cui i limiti di inquinamento non vengono rispettati. Per questo è importante che ognuno di noi prenda coscienza del fatto che lo smog si contrasta con una maggiore attenzione e sforzo da parte di tutti nel limitare l’uso dei veicoli privati e ponendo grande attenzione ai sistemi di riscaldamento anch’essi corresponsabili della cattiva qualità dell’aria in ambito urbano.”
Rispetto all’ordinanza che sarebbe andata in vigore da lunedì 11 gennaio le principali modifiche riguardano lo slittamento del divieto della circolazione fino alle autovetture euro 4 diesel (misura non conciliabile, nell’attuale emergenza pandemica, con le limitazioni di capienza imposte al trasporto pubblico locale), mentre vengono confermate le limitazioni per le auto euro 2 a benzina (immatricolazione del 1997) e anche quelle euro 0 ed 1, anche se hanno impianto a metano o GPL. Anche per i motocicli rimangono confermate le limitazioni per gli euro 0 e gli 1. Rimangono in vigore, come già nello scorso autunno inverno, i limiti alla circolazione per i veicoli Diesel Euro 3 e categorie inferiori (Euro 2, Euro 1 e Euro 0).
La procedura di condanna europea, per la non buona qualità dell’aria ha inoltre fatto predisporre ulteriori provvedimenti integrativi, che entreranno in vigore dal prossimo 24 gennaio: si tratta del meccanismo predittivo ARPAE per l’attivazione delle misure emergenziali ex ante, che non saranno più attuate dopo 3 giorni consecutivi di sforamento dei limiti bensì quando le condizioni meteo climatiche previste innalzano le probabilità di superamento dei limiti del Pm10 nei tre giorni successivi; vi sarà inoltre un aumento del numero delle domeniche ecologiche che sono state individuate in tutte le domeniche del mese a partire dal prossimo 24 gennaio e fino al 30 aprile (domenica di Pasqua esclusa) in cui vi saranno anche limiti alla circolazione per i veicoli Diesel euro 4; saranno infine introdotti in tutta la Regione il divieto di spandimento di liquami (consentito solo quello ad iniezione) e il divieto di abbruciamento dei residui vegetali (fino al 30 aprile e partire dal 1 ottobre), con eccezione dei trattamenti fitosanitari. Rimane in vigore il divieto di accensione dei camini aperti in tutti i comuni al di sotto dei 300 metri di altitudine.