Anteprima domenica 25 marzo alle 15.30 e alle 18.30 al Teatro San Carlo di Modena
“Vorrei dire ai giovani” è un film sulla vita e l’impegno di una personalità fra le più emblematiche e autorevoli della Resistenza e della ricostruzione del Paese nel secondo dopoguerra. Gina Borellini, straordinaria figura di cittadina, partigiana medaglia d’oro, parlamentare donna (fra le 45 elette 70 anni fa nel primo Parlamento della Repubblica) è stata anche divulgatrice e sentinella attenta e sensibile del suo tempo, con uno sguardo speciale alle giovani generazioni che avrebbero ereditato il suo e il nostro Paese.
A 11 anni dalla sua scomparsa (il 2 febbraio 2007), Modena Buk Festival racconta con un film documentario Gina e la sua grintosa, appassionata mitezza. “Proprio questo ossimoro – spiega Francesco Zarzana, regista e direttore artistico di Buk – appartiene pienamente a una donna che sulla sua pelle, persino con la mutilazione della gamba, ha partecipato con impegno inesausto alla liberazione e alla ripartenza dell’Italia. E per tutta la vita ha affrontato il suo ruolo di riferimento istituzionale nel segno non dell’odio e del rancore, ma del rispetto e della sensibilizzazione per i valori della tolleranza e della armoniosa convivenza civile”. Il documentario, diretto da Zarzana e scritto insieme a Caterina Liotti, è stato realizzato in collaborazione con il Centro Documentazione Donna, con il contributo di Bper Banca, Anmig, Udi, Anpi e progetto “Cittadine. Segni nelle comunità e sulle città”. (a cura di Cdd e Istituto Storico, con patrocinio del Comune di Modena, e sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena).
Il film è interpretato da Claudia Campagnola nel ruolo di Gina Borellini: l’attrice impersona la figura di questa straordinaria donna, mostrandone la sua risolutezza e la sua grande sensibilità. Tante nel documentario le testimonianze, di chi l’ha conosciuta, di chi è stata al suo fianco. La voce narrante è affidata all’attrice Elena Polic Greco, mentre l’attrice Laura Trimarchi appare in un cameo. Direttore della fotografia è Victorr Torrefiel Vicente. Il documentario rende omaggio alla cittadina modenese che fu tra le prime donne a entrare nella Camera dei Deputati nel 1948 e fra le fondatrici dell’Unione Donne Italiane. Staffetta partigiana nella Brigata “Remo” insieme al marito, nel febbraio 1944 fu catturata e torturata, e più volte portata davanti al plotone di esecuzione senza mai mostrare il minimo cedimento. Per 30 anni ha ricoperto la carica di presidente della sezione modenese Anmig (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra). Tanti gli episodi che la connotano, come gli screzi con il Governo e il Ministro degli Interni Scelba. Dopo l’eccidio delle Fonderie con l’uccisione di sei giovani operai a Modena il 9 gennaio 1950 durante uno sciopero generale, Gina non mancò di far sentire la sua voce alla Camera, scendendo dal suo scranno con difficoltà, arrivando ai banchi del Governo e lanciando le foto degli operai morti contro il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.
Su Youtube il trailer del film (https://www.youtube.com/watch?v=lqbFrczLhNs).
Informazioni e programma di Modena Buk Festival online (www.bukfestival.it).
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