L’edizione 2018 in piazza XX settembre e dintorni sabato 24 e domenica 25 marzo
MODENA – Editoria italiana media e piccola in festa nel cuore di Modena sabato 24 e domenica 25 marzo, con anteprima venerdì 23. Ritorna, all’undicesima edizione, il Buk Festival, con un centinaio di appuntamenti fra incontri, reading e proiezioni.
Modena Buk 2018 si svolge in centro storico, in piazza XX Settembre, dove un centinaio di “griffe” della scena editoriale italiana tornano a Modena per incontrare il pubblico e annunciare le loro novità e anteprime. Buk nasce infatti per dare voce e spazio alla pluralità di voci che favoriscono la “biodiversità” letterario-editoriale in Italia: e la curiosità del pubblico per l’editoria indipendente è grande, come testimoniano i riscontri del festival di Modena, a ogni edizione più partecipato.
Buk 2018 è stato presentato in Municipio da Gianpietro Cavazza, vicesindaco e assessore alla Cultura, Francesco Zarzana, direttore artistico, Caterina Liotti del Centro Documentazione Donna e Claudia Campagnola, attrice protagonista del film “Vorrei dire ai giovani … Gina Borellini, un’eredità di tutti.
Oltre allo spazio del Buk_expo 2018 in piazza XX settembre, come sempre il Festival propone eventi culturali – incontri e anteprime editoriali, cinematografiche e teatrali – in varie sedi del centro, come la Galleria Europa in piazza Grande, il Consorzio Creativo, la libreria Ubik, piazza Mazzini e largo San Giorgio.
Venerdì 23 marzo alle 21 evento inaugurale alla Tenda di viale Monte Kosica con “Quando muoio lo dico a Dio”, conversazione scenica “transreligiosa” dal romanzo omonimo della reporter Barbara Schiavulli. Protagonisti l’autrice e Francesco Zarzana, sulle musiche originali dei Jalisse eseguite dal vivo. In scena tre storie: una ragazza musulmana colpevole di amare, un ragazzo ultraortodosso ebreo che voleva ballare e una cristiana che voleva essere solo se stessa.
Due eventi speciali a Buk nel Gala al Teatro S. Carlo domenica 25 marzo dalle 15.30: il Premio Buk Festival 2018 che va alle scrittrici Federica Manzon, Barbara Baraldi e Anna Giurickovic Dato; poi, a 70 anni dal primo Parlamento della Repubblica, debutta “Volevo dire ai giovani … Gina Borellini, un’eredità di tutti”, film (regia di Francesco Zarzana, protagonista Claudia Campagnola) dedicato alla parlamentare e partigiana modenese eletta nel 1948 fra le primissime donne.
A Buk Festival la vitalità della piccola e media editoria italiana si mostra con tante anteprime che vanno dall’impegno sostenibile alla poesia, dai romanzi e dai saggi storici alla scienza, all’arte, alla medicina. Per le Giornate mondiali dell’acqua in anteprima assoluta sabato 24 marzo arriva “Water grabbing”, primo libro sulle lotte per l’acqua, giro del mondo firmato dal giornalista ambientale Emanuele Bompan con la ricercatrice Marirosa Iannelli in libreria dal 22 marzo per EMI. Ulteriore anteprima di rilievo, la presentazione, sabato 24 marzo alle 18.30 alla Galleria Europa, del libro dell’Arcivescovo di Modena Erio Castellucci “Solo con l’altro. Il cristianesimo, un’identità in relazione” (EMI edizioni). Buk festeggia anche la Giornata mondiale della poesia con incontri e la pubblicazione curata dal Club Unesco, “Ghirlandina e dintorni”, omaggio a Modena, alle sue vestigia storiche e artistiche, alle sue voci poetiche e letterarie. Fra le uscite più attese, la dedica a Pellegrino Artusi e ai suoi “Misteri e manicaretti” al centro del libro a cura di Bottega Finzioni con prefazione di Carlo Lucarelli (Edizioni Del Loggione). Simone Metalli racconta a Buk un Artusi nel ruolo insolito di detective. La medicina entra con la dedica all’oncologo Umberto Veronesi e alla “missione” legata alla sua vita e alla sua carriera. Una sua storica assistente, Maria Giovanna Luini, firma per Mondadori “Il grande lucernaio”, affettuoso ricordo che ricompone “olisticamente” la perizia del luminare e l’umanità del Maestro. Si va nell’attualità col saggio “Riformare l’euro. Idee e proposte per l’Europa del futuro” del docente economista Fabio Masini, fra pregiudizi, luoghi comuni, falsi miti. E Buk col saggio della giornalista Simona Maggiorelli, direttore di Left, viaggerà anche alla scoperta della “bellezza” dell’arte negata e “attaccata”.
Paese ospite di Buk 2018 è l’Olanda, con autori, poeti, fumettisti. Sabato 24 marzo, alle 18 al Consorzio Creativo di via dello Zono in collaborazione con l’Ambasciata Olandese si incontreranno Ilja Leonard Pfeijffer, poeta e scrittore versatile; Aimée de Jongh, artista e fumettista di Rotterdam, e Sakurita Ensemble, formazione musicale di stanza al Conservatorio Reale dell’Aia, specializzata nell’uso di strumenti antichi e nel repertorio di Trio Sonate fra Seicento e Settecento.
Buk Festival sarà anche a misura di bambino con gli incontri e laboratori di BuKids, per lettori giovani e giovanissimi fra piazza Mazzini e il Mercato Albinelli.
Buk (www.bukfestival.it) è diretto da Francesco Zarzana e organizzato da Progettarte associazione culturale, col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Bper Banca, Aurum Julii e il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura del Ministero Beni culturali, Comune di Modena, Alda Europe, Regione Emilia Romagna, Club per l’Unesco e Modenamoremio.