Residenti e familiari, a Modena 164, possono chiedere l’attestazione d’iscrizione anagrafica entro il 31 dicembre per il diritto di circolare e soggiornare liberamente nei Paesi Ue
MODENA – La Brexit arriva in anagrafe, anche a Modena. L’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, infatti, ha inevitabilmente riflessi su tanti aspetti, tra i quali anche i cambiamenti nel rapporto tra i sudditi di Sua Maestà la regina e gli altri stati europei, comprese le città in cui risiedono. A Modena sono oltre un centinaio le famiglie interessate che, entro il 31 dicembre, devono richiedere una “attestazione di iscrizione anagrafica” per cittadini e per i loro familiari residenti.
L’attestazione può consentire ai cittadini britannici di esercitare i diritti previsti dall’Accordo sul recesso del Regno unito e dell’Irlanda del Nord dall’Unione europea. Si tratta di un documento aggiuntivo rispetto all’attestazione permanente di soggiorno o all’attestazione di regolarità del soggiorno per i cittadini comunitari.
Le informazioni e la modulistica sono disponibili online (www.comune.modena.it/anagrafe).
La questione a Modena riguarda, ad oggi, 164 persone: una sola cittadina temporanea e 163 residenti britannici già iscritti all’anagrafe (89 maschi e 74 femmine), suddivisi in 127 nuclei famigliari. Ai Servizi demografici di via Santi risulta che dopo l’entrata in vigore della Brexit i cittadini britannici emigrati da Modena siano stati 5, mentre sono stati 14 gli immigrati.
Il 31 gennaio scorso, infatti, si è conclusa la procedura relativa alla Brexit ed è entrato in vigore l’Accordo sul recesso del Regno Unito e dell’Irlanda del Nord dall’Ue, che ha aperto un periodo transitorio previsto, salvo proroghe, fino al 31 dicembre 2020.
Con la ratifica e l’entrata in vigore dell’Accordo, nei confronti dei cittadini britannici residenti in Italia e dei loro familiari (o dei cittadini che si iscriveranno in anagrafe durante il periodo di transizione, fino al 31 dicembre 2020) continuano ad applicarsi le disposizioni sul diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli stati membri.