Nota congiunta Comune di Bologna – Regione Emilia – Romagna
BOLOGNA – Non solo salvare posti di lavoro ma dare continuità e futuro alla Bredamenarini. Oggi pomeriggio in Comune a Bologna il Sindaco Virginio Merola con il presidente della Regione Emilia – Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore al lavoro Marco Lombardo hanno incontrato le RSU dell’azienda alla presenza del segretario Fiom regionale Bruno Papignani.
La situazione dell’azienda è preoccupante, lunedì è prevista un’assemblea dei soci per la ricapitalizzazione ma non esistono certezze sul fatto che questa sia possibile. Nell’incontro le istituzioni hanno riconfermato non solo la vicinanza ma la disponibilità attiva per una soluzione.
“Sono stati presi impegni e fatti annunci – ha detto il Sindaco Merola – chiediamo ora che vengano rispettati. Noi siamo aperti a qualunque soluzione che preveda il rilancio dell’azienda e sarebbe importante un segnale di vita da parte del Governo che permetta di rinviare la riunione dell’assemblea dei soci di Industria Italiana Autobus di lunedì. Oggi siamo qui per rivolgere un appello a nome di una città intera per evitare che l’azienda non esista più”.
Il Presidente Bonaccini ha ricordato che la Regione Emilia Romagna ha messo in campo un piano per 600 nuovi automezzi grazie a un investimento di 160 milioni assieme alle aziende del trasporto pubblico locale regionali. Ha anche ribadito che se venisse convocato un tavolo al MISE la Regione è disponibile a portare la lista delle commesse delle stesse aziende del Tpl con 1,6 milioni di euro che potrebbero entrare nell’azienda ma chiede la garanzia che questi fondi finiscano nelle tasche dei lavoratori e non alle banche. Inoltre, si potrebbe agire attraverso la legge regionale 14 sull’attazione di investimenti con fondi per milioni di euro che già nei mesi scorsi hanno permesso a gruppi italiani e stranieri di realizzare investimenti produttivi in Emilia – Romagna.
“Non è questo il tempo dello scambio di accuse tra Governo e azienda – ha detto il Presidente Bonaccini – non ci interessa una disputa ideologica sulla nazionalizzazione, siamo aperti ma vogliamo la continuità aziendale con il rilancio produttivo e la tutela dei posti di lavoro”.