FERRARA – Salvaguardare il Bosco di Porporana garantendone il controllo e la manutenzione ed evitando radicali interventi di disboscamento. È questo l’obiettivo della convenzione – portata avanti dall’amministrazione comunale di Ferrara su proposta dell’assessore all’Ambiente Alessandro Balboni – che è stata formalizzata nella Giunta comunale di oggi (martedì 23 marzo 2021). La convenzione prevede un impegno da parte del Comune di Ferrara a collaborare con l’Associazione recupero essenze autoctone (AREA) e con l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AiPo) per individuare soluzioni e interventi che consentano di preservare il patrimonio naturalistico del Bosco di Porporana e, nello stesso tempo, garantiscano di contenere e prevenire situazioni di criticità. L’accordo comporterà una vigilanza, da parte del Comune, sull’attività affidata alll’associazione A.R.E.A., che si impegna a sfalciare l’erba e a fare sopralluoghi a piedi almeno due volte all’anno per controllare che non ci siano tane o buche che possono indebolire l’argine, assicurando di non effettuare nuove piantumazioni di esemplari arborei o arbustivi entro i 4 metri dal piede dell’argine. L’eliminazione delle alberature verrà limitata alla sponda arginale e verrà realizzato entro il 2021, con il vincolo di preservare le specie protette, individuate dal Corpo forestale dello Stato.
La durata della Convenzione sarà di anni dieci dalla data di sottoscrizione, eventualmente rinnovabile previo accordo tra le parti.
“Grazie ad Aipo e ad Area per questo risultato messo a segno – dice il sindaco Alan Fabbri -: salvare gli alberi vuol dire preservare un patrimonio che, soprattutto nel caso del Bosco di Porporana, ha peculiarità e caratteristiche uniche. Questa convenzione è il frutto di ascolto e condivisione e ha consentito di trovare, insieme, la migliore soluzione, preservando lo storico patrimonio verde della zona e potenziando le iniziative di tutela. L’attenzione per le frazioni e la salvaguardia dell’ambiente naturale del Po – che in questa convenzione trovano convergenza e concreta attuazione – sono aspetti fondamentali per preservare il paesaggio , per valorizzarne le potenzialità ed elementi essenziali anche ai fini turistici. La bellissima zona del Bosco di Porporana è infatti un elemento di grande attrattività, grazie in particolare alle tante iniziative messe in campo da Area. Dopo questo impegno unitario per la tutela e la protezione del patrimonio verde, siamo e saremo quindi concretamente impegnati anche nel promuovere le iniziative di valorizzazione”.
Il gruppo di ambientalisti ferraresi, riuniti nell’Associazione recupero essenze autoctone (AREA), è attivo e in prima linea da molti anni per tutelare, promuovere e rendere fruibile da tutti il Bosco di Porporana.
“Il problema – spiega l’assessore comunale all’Ambiente Alessandro Balboni – è quello di tenere insieme la tutela ambientale e naturalistica con le richieste di controllo e manutenzione fatte presenti dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AiPo), che, in virtù di questa necessità, richiedeva la disponibilità di zone percorribili anche da mezzi meccanici. Per garantire un controllo di sicurezza evitando tagli radicali di boscaglia, piante e alberi secolari, il Comune ha portato avanti un confronto avviato ormai oltre un anno fa, che porta ora alla sottoscrizione di questo accordo che dà risposta sia alle esigenze fatte presenti dall’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AiPo) sia alle richieste e alla disponibilità dell’Associazione recupero essenze autoctone (Area). Si tratta di un punto di eccellenza all’interno del quale vengono sviluppati percorsi di educazione ambientale, utili a sensibilizzare la cittadinanza e le giovani generazioni, stimolando comportamenti di attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. Una corretta manutenzione è comunque necessaria all’equilibrio di questa zona”.
Il risultato è la sottoscrizione della convenzione per la gestione condivisa della parte più antica del Bosco di Porporana, che si trova nella zona arginale del fiume Po nella zona nord-occidentale del territorio comunale ferrarese.
“Dopo esserci battuti fin dal 1995 per preservare quest’area di bosco (quando il Comune di Ferrara ha comprato il bosco) – fa notare il presidente dell’Associazione recupero essenze autoctone (AREA) Dario Valentini – in questi anni abbiamo mantenuto le attività sociali. Ci siamo occupati di mantenere la fruibilità degli spazi verdi, tenendo liberi e percorribili i sentieri, facendo pulizia della vegetazione e organizzando visite guidate che, prima che ci fosse l’emergenza Covid, hanno coinvolto annualmente oltre 2.500 persone, che hanno partecipato alle serate per vedere le lucciole e a quelle dedicate al fenomeno delle stelle cadenti. Tante anche le attività che abbiamo sempre condiviso con le scuole, per coinvolgere i ragazzi alla scoperta della natura e alle caratteristiche naturalistiche del nostro territorio, come i concorsi fotografici con gli alunni delle scuole primarie. Con questa convenzione il nostro impegno si intensifica per assicurare un controllo sulle tane (di volpi, tassi, nutrie) che possono minare la sicurezza degli argini. Un’attività che faremo con ispezioni a piedi in modo da non dover procedere al taglio degli alberi, che sarebbe stato richiesto da Aipo per un’ampiezza di 4 metri dal piede dell’argine, e che serviva per un controllo degli argini fatto con dei macchinari”.
Il Bosco di Porporana – si legge nella scheda tecnica – è uno degli ultimi esempi rimasti di bosco ripario, che cresce cioè in riva a un corso d’acqua e che ha caratterizzato nei secoli passati le zone golenali del fiume Po. Al suo interno è presente una varietà di alberi composta da farnie (Quercus robur), olmi (Ulmus minor), pioppi bianchi (Populus alba), pioppi neri (Populus nigra) e salici bianchi (Salix alba). Grazie al confronto, avviato dal Comune di Ferrara con AIPo ed A.R.E.A, la convenzione stabilisce soluzioni condivise, che rispondono sia alle esigenze di tutela dell’opera idraulica (manutenzione e sorveglianza) sia alle esigenze di tutela e di preservazione delle peculiarità del Bosco di Porporana.
Foto: Bosco Porporana Fe pulizia a cura attivisti di area marzo 2018
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