BORN IN THE U. K.

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Dowland

Sabato 31 agosto alle 21.00, nel Cortile d’Onore della Casa della Musica di Parma, un concerto dedicato alla grande musica inglese di ogni epoca, dal periodo elisabettiano al prog-rock. Ingresso libero fino a esaurimento posti

PARMA – Un concept-show sulla grande musica inglese di ogni epoca, dal periodo elisabettiano al prog-rock, che riscopre nel Seicento inglese le origini del genere più amato della popular music britannica approdando ai Genesis, al rock dei Led Zeppelin e a molti altri lidi sonori. Si terrà sabato 31 agosto alle 21.00, nel Cortile d’onore della Casa della Musica di Parma, il concerto “Born in the U.K.” nato dalla collaborazione tra Massimo Felici, chitarrista e direttore del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, con Maurizio Campo e Gabriele Panico “Larssen”. L’appuntamento, realizzato in collaborazione con il Comune di Parma – Casa della Musica, ha per protagonisti la cantante e violista Anne-Lise Binard con l’Ensemble del Conservatorio “A. Boito” di Parma in una formazione inedita che unisce strumenti classici, moderni ed elettronica.

Il punto di partenza è uno dei brani più famosi di John Dowland, “Flow My Tears” del 1597, per voce e liuto, canzone di cui sono state realizzate diverse versioni strumentali intitolate, nella maggior parte dei casi, “Lachrimae”. Un brano che nei secoli successivi ha ispirato diversi compositori che ne hanno proposto le più svariate elaborazioni. A fare da collante tra brani antichi e moderni, i frammenti musicali ispirati allo stesso Dowland e creati da Benjamin Britten, il più importante compositore britannico della prima metà del Novecento, con i suoi capolavori “Lachrymae” e “Nocturnal”. E tra antico e moderno sarà anche il confronto intorno a Shakespeare, articolato affiancando “Full Fathom Five” composto dal liutista Robert Johnson per “La Tempesta”, alle vicende di “Romeo e Giulietta” evocate dai Dire Straits di Mark Knopfler e dai Genesis in “The Cinema Show”. La storica scena rock britannica viene ripensata anche attraverso le rielaborazioni di “The Raing Song” dei Led Zeppelin, “Hello Earth” e “Dream of Sheep” di Kate Bush, oltre che con il brano di satira sociale “Piggies” scritto da George Harrison e pubblicato dai Beatles nel cosiddetto “White Album”. Non mancheranno poi brani dei Massive Attack (“Teardrop”), di David Bowie (“Life On Mars?”), Peter Gabriel (“Wallflower”) e Sting (“Russians”).

In scena con Anne-Lise Binard (voce e viola), Massimo Felici (chitarre), Luca Marchi (basso elettrico), Francesco Piscitelli (batteria), Filippo Di Domenico, Roberto Di Sano, Irene Barsanti e Giacomo Bertolini (quartetto di violoncelli), Gabriele Panico “Larssen” (elettronica), Johnny Trombetta (tastiere). Arrangiamenti e coordinamento musicale sono a cura di  Maurizio Campo e Massimo Felici. In caso di maltempo l’evento si svolgerà nella Sala dei Concerti di Casa della Musica. L’ingresso è libero e gratuito fino a esaurimento posti.