“Perché la partecipazione a Ecomondo? Perché il contesto internazionale offerto dall’evento fieristico – tra i più importanti su scala globale – apre a scenari di sicuro interesse per la nostra azienda. Da tempo annunciamo, e lo dico con un pizzico d’orgoglio, la produzione di piatti e stoviglie utilizzando scarti della lavorazione in mulino. Il processo prevede solo l’aggiunta di acqua e vapore, seguito dalla pressatura in appositi stampi preformati. Noi trattiamo esclusivamente prodotti compostabili e sostenibili per il benessere del pianeta; rappresentiamo l’alternativa valida e sicura al fianco di chi sposa politiche che vogliono ridurre l’impatto ambientale”.
Plastica compostabile o prodotti Biotrem?
“Prodotti Biotrem attraverso l’esclusivista italiana Bonfitaly! Nessun dubbio al riguardo. Scegliere la plastica compostabile – dice Sandro Bonfini, Direttore Bonfitaly – potrebbe non essere la scelta migliore per l’ambiente! Molte persone credono che la plastica compostabile sia la soluzione perfetta per ridurre l’inquinamento. In realtà c’è altro dietro questa affermazione. Sicuramente emissioni di CO2 più elevate in quanto il processo produttivo richiede maggiore energia e il trasporto dei materiali. E, ancora: la plastica ecologica non sempre si decompone. Molte “plastiche ecologiche” non si decompongono correttamente in ambienti normali poiché necessitano di condizioni specifiche nel compostaggio: condizioni sovente non rintracciabili nelle discariche o nell’ambiente naturale”.
Tuttavia, la plastica compostabile è stata accolta come felice intuizione produttiva per arrecare meno danni all’ambiente: non è così?
”La bioplastica compostabile – spiega Elzbieta Danielska, Marketing and Sales Manager – è stata accolta come una soluzione ecologica, in quanto è progettata per degradarsi più rapidamente rispetto alla plastica tradizionale. Tuttavia, ci sono alcune sfumature da considerare. La bioplastica spesso richiede condizioni di compostaggio industriali specifiche per degradarsi completamente; il che significa che il processo potrebbe non avvenire facilmente o velocemente nel giardino di casa. Inoltre, la produzione di bioplastica può comportare l’uso intensivo delle risorse naturali già molto compromesse a livello industriale“.
Dunque si va davvero in senso opposto alla scelta ecologica?
“Si può fare ancora meglio. Un’alternativa ai prodotti in bioplastica è rappresentata dai piatti di crusca di frumento che noi di Bonfitaly proponiamo grazie alla partnership vincente che ci lega a Biotrem. Provengono dalla lavorazione di materie prime naturali, ovvero la crusca di frumento, che altrimenti verrebbe gettata perché considerata un sottoprodotto. Ciò significa che non è necessario sfruttare ulteriormente le risorse naturali per produrli. Inoltre, i piatti di crusca abbisognano di meno acqua rispetto alla bioplastica. Chiariamo il concetto: per produrre un singolo piatto di crusca di frumento, necessitano appena 8 ml di acqua. La sostenibilità dovrebbe essere al centro di tutte le nostre scelte da qui ai prossimi 50 anni: i piatti di crusca rappresentano il primo passo nella direzione giusta in quanto totalmente biodegradabili”.
Info: sales@bonfitaly.com – www.bonfitaly.info
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