Bologna

Bologna, XIII Giornata Nazionale Trekking urbano il 31 ottobre

Torna in 53 città italiane la festa del turismo sostenibile dedicata quest’anno al Giubileo. Lunedì 17 ottobre si aprono le prenotazioni dei 35 percorsi bolognesi

BOLOGNA – Tornerà lunedì 31 ottobre, in tutta Italia, la Giornata Nazionale del Trekking Urbano. Sono 53 le città d’arte che hanno aderito alla tredicesima edizione della festa del turismo sostenibile. Nell’anno del Giubileo della Misericordia, da Nord a Sud, passando per il Centro e le Isole, 53 Comuni italiani, guidati da Siena, offriranno un ricco programma di iniziative per scoprire, camminando, gli angoli più suggestivi delle città italiane, attraverso percorsi che uniranno arte, cultura, spiritualità e prodotti tipici. Ogni itinerario sarà dedicato a uno o a più luoghi della fede, rifugi dell’anima, custodi di opere d’arte e testimoni di miracoli e leggende. L’edizione 2016 della Giornata Nazionale Trekking Urbano sarà un viaggio tra sacro e profano, tra maestose cattedrali e basiliche di ogni epoca, tra santuari sperduti sulle montagne e piccole pievi di campagna, passando lungo antichi Cammini di fede per arrivare ai luoghi simbolo della cristianità. I percorsi delle 53 città sono stati presentati giovedì 13 ottobre a Bologna nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato Sonia Pallai, assessore al turismo del Comune di Siena, città capofila del trekking urbano, Matteo Lepore, assessore Economia e promozione della città del Comune di Bologna e i rappresentanti di tutte le città del trekking.

Una edizione bilanciata comunque tra sacro e profano che vede l’adesione di 17 regioni e 53 Comuni tra cui il Comune di Bologna, partner storico della manifestazione, che come sempre estende l’appuntamento a tre giorni con escursioni in città, nel territorio metropolitano e in lingua inglese per i tanti turisti ormai affezionati a questo evento: 29, 30 e 31 ottobre.

Il programma 2016 di Trekking Urbano Bologna -promosso e organizzato dal Comune di Bologna Settore Marketing urbano e Turismo – propone 35 percorsi gratuiti (alcuni con replica per un totale di 57 itinerari) di cui 4 fuori città e 3 in inglese.
Come da tradizione, i percorsi sono alla portata di tutti: grandi e piccoli, trekker allenati e semplici camminatori, appassionati di arte e storia, cittadini e turisti.

Le prenotazioni ai percorsi bolognesi sono aperte dalla mattina di lunedì 17 ottobre, e fino al 27 ottobre compreso, con le seguenti modalità:

on line su www.bolognawelcome.com/trekkingurbano/

oppure per telefono ad uno dei seguenti numeri (attivi a partire dal 17/10 dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 14): 051 2194040 e 051 2193453. Questi numeri saranno attivi fino al 27 ottobre compreso.

Per facilitare la scelta, tutti i percorsi si possono consultare su

www.bolognawelcome.com/trekkingurbano/

e fin da ora, qualora si verificasse come gli anni scorsi che dopo poche ore le prenotazioni risultino sold out, consigliamo comunque di controllare il sito o di telefonare, poiché cancellazioni dell’ultimo momento sono sempre possibili.

“I percorsi del trekking urbano sono pensati per far scoprire la città ai nuovi visitatori che sempre più numerosi scelgono Bologna – ha ricordato Matteo Lepore, assessore Economia e promozione della città del Comune di Bologna- ma anche per farla riscoprire ai bolognesi in una prospettiva inedita e spesso sorprendente. Un’iniziativa importante che Bologna accoglie ogni anno e fa sua”.

“Siamo molto soddisfatti – ha dichiarato Sonia Pallai, assessore al turismo del Comune di Siena, capofila della Giornata nazionale del trekking urbano – del numero di adesioni all’edizione 2016. Nell’anno Nazionale dei Cammini saranno ben 53 le città che si racconteranno al ritmo lento dei passi. Un risultato che premia la volontà di puntare sul turismo sostenibile come vocazione, per valorizzare al meglio i territori, offrendo ai cittadini e ai visitatori non un semplice weekend di vacanza, ma un’esperienza che li avvicini veramente allo spirito dei luoghi.

I percorsi poco ‘battuti’ dal turismo tradizionale.
L’edizione 2016 del Trekking urbano propone ai partecipanti itinerari affascinanti che permetteranno di visitare luoghi, spesso chiusi al pubblico oppure scarsamente attraversati dal turismo tradizionale: dalla Chiesa di San Gregorio Armeno di Ancona al Monumento del Calvario di Ceglie Messapica, costruito per ringraziare il Signore per aver protetto la città dal colera fino alle Chiese, fino agli oratori ‘dimenticati’ di Conegliano. A Cividale del Friuli l’itinerario tra sacro e profano culminerà con la visita al misterioso ipogeo celtico, racchiuso nel cuore della città, mentre a Correggio saranno aperte le porte delle chiese e delle pievi più belle della città. A Follina in provincia di Treviso sarà possibile visitare la suggestiva abbazia cistercense, che nell’anno Giubilare è stata scelta come Porta Santa. A Urbino il percorso prende spunto dal legame tra il Giubileo e la tradizione giubilare ebraica alla scoperta della sinagoga, delle chiese degli oratori della città. La Spezia condurrà i partecipanti attraverso un percorso alla ricerca della spiritualità della natura, lungo le antiche vie di Fabiano, riattivando idealmente l’originale itinerario che, partendo dal borgo murato di Spezia, univa il Convento di San Francesco con il Santuario della Madonna dell’Olmo. Alla misericordia e ai luoghi dell’accoglienza sarà invece dedicato l’itinerario di Macerata tra chiese, conventi e asili per orfani e bisognosi. I capolavori d’arte e le testimonianze di fede, firmate da Ambrogio Lorenzetti e Giovanni Pisano saranno al centro della proposta di trekking urbano del Comune di Massa Marittima, città d’arte tra le più belle in Maremma. A Montebelluna in provincia di Treviso sarà possibile percorrere la strada che dal centro storico conduce al Colle di Montebelluna sulle tracce della fede e delle icone mariane. L’eremo agostiniano di Santa Maria di Roccamadur nella campagna di Murlo sarà al centro del percorso alla scoperta di antiche pievi e chiese. La città di Pistoia infine proporrà un itinerario inconsueto che muove le mosse dalla figura dell’eremita mistica, Lappacina dal Gallo fondatrice di due congregazioni femminili che hanno sede in due luoghi al centro del percorso: il Monastero di Santo Stefano che ospita le Clarisse e il Monastero di Santa Maria degli Angeli, sede delle Benedettine.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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