Sono a rischio 126 posti di lavoro.Convocato il tavolo nazionale a Roma per martedì 8, al ministero dello Sviluppo economico
BOLOGNA – “La Regione c’è. Rimaniamo al vostro fianco, per arrivare a fare quello che avevamo definito fin dall’inizio: non lasciare nulla di intentato affinché sia tutelata l’occupazione, e quindi voi lavoratrici, e sia rilanciata l’azienda. Qui a Bologna e nei prossimi giorni a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, con un impegno comune per portare a casa un risultato importante e che tutti noi vogliamo”.
Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, insieme all’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, ha incontrato ieri mattina le lavoratrici della Perla in presidio sotto le torri di viale Aldo Moro, a Bologna, dove hanno sede gli uffici regionali, in concomitanza con il previsto confronto tra sindacati, azienda, Regione e Città metropolitana sui destini dell’azienda bolognese. Nell’occasione, Bonaccini ha comunicato che è arrivata la convocazione ufficiale a Roma, al ministero dello Sviluppo economico, per il prossimo martedì 8 ottobre.
“Quello di oggi è stato un ulteriore passo avanti ma non quello decisivo, che dovrà arrivare nelle prossime ore con la firma di un vero e proprio accordo necessario per il confronto a Roma al ministero”, ha commentato l’assessore Costi nel pomeriggio, dopo la lunga maratona di confronto iniziata questa mattina per cercare di ridurre le distanze tra le parti impegnate nella vertenza. Da una parte il piano dell’azienda che prevede 126 esuberi, dall’altra la difesa dell’occupazione con allineati lavoratori, sindacati, Regione e Città Metropolitana.
“L’obiettivo- prosegue- rimane la salvaguardia delle lavoratrici, il superamento del licenziamento collettivo e il rilancio della azienda. Se sarà raggiunto un accordo tra le parti, anche in questo caso la Regione farà la sua parte fino in fondo”.
Al termine dell’incontro è stato deciso di fissare per giovedì 3 ottobre il prossimo appuntamento, sempre in Regione, per arrivare alla sottoscrizione di un accordo che sia poi base del tavolo nazionale dell’8 a Roma.