“Il ciclo non è un lusso, una donna non sceglie di avere le mestruazioni.” È il commento della Vicesindaca di Bologna Emily Clancy. “Per questo, la prosecuzione della scelta di LloydsFarmacia di azzerare l’aliquota IVA sugli assorbenti femminili per tutto il 2022 è un’ottima notizia, che va nella giusta direzione: quella di considerare i prodotti igienici femminili beni essenziali, quali sono. L’abbattimento dell’IVA sugli assorbenti femminili è infatti una vera e propria battaglia culturale e di civiltà. LloydsFarmacia arriva ad eliminare completamente la tassa su quel bene per il 2022, uno sforzo davvero apprezzabile, che speriamo solleciti il Governo e il Parlamento all’approvazione di un’ulteriore riduzione dell’aliquota per gli assorbenti, con l’obiettivo di arrivare alla loro totale detassazione. A Bologna anche il Consiglio Comunale ha avuto un ruolo importante su questo argomento, con odg e udienze conoscitive a partire dallo scorso mandato e anche nelle prossime settimane – segno di un’attenzione e adesione unanime a questa battaglia”.
“Confermiamo che parliamo di un bene a pieno titolo definibile come primario, che non aveva alcun senso equiparare alla tassazione di quelli di lusso.” È il commento di Domenico Laporta, Amministratore Delegato LloydsFarmacia “Come LloydsFarmacia, l’abbiamo ritenuta a suo tempo una scelta doverosa e urgente, perché le scelte inclusive e di eguaglianza ci appartengono, fanno parte della nostra identità e del nostro operare quotidiano. Siamo quindi particolarmente soddisfatti di confermare anche per tutto il 2022 questa iniziativa, con l’auspicio che possa essere un ulteriore segnale, verso un prossimo, nuovo provvedimento nazionale, ancora più coraggioso”.
L’azzeramento della cosiddetta ‘Tampon Tax’ può rivelarsi un concreto segnale a favore dell’eguaglianza di genere, essendo gli assorbenti femminili prodotti necessari che possono comportare un costo significativo nelle economie personali. Il tema è stato, ed è ancora, oggetto di dibattiti e petizioni a livello nazionale, ed è proprio recentemente che il governo ha approvato il taglio dell’IVA dal 22% al 10% per il 2022. È dal 2006, infatti, che le normative europee consentono agli stati membri di diminuire questa imposta, e già diversi paesi come Francia, Scozia, Germania, Regno Unito, hanno varato precise leggi di abolizione o di riduzione dell’IVA.
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