Bologna

Bologna ricorda Alessandra Galante Garrone intitolando alla sua memoria il giardino in prossimità della Scuola di Teatro che porta il suo nome

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BOLOGNA – La delegata alla Cultura Elena Di Gioia ha inaugurato oggi il giardino intitolato ad Alessandra Galante Garrone.
L’area verde si trova tra via degli Ortolani, via Milano e via Mazzoni, in prossimità della sede attuale della Scuola di Teatro di Bologna Alessandra Galante Garrone, fondata dall’attrice nel 1976 insieme al marito Vittorio Franceschi. Sulla targa, sotto il nome: “attrice e insegnante di recitazione (1945-2004)”

“Abbiamo voluto riconoscere lo straordinario percorso artistico di Alessandra Galante Garrone che dalla nostra città ha fatto crescere generazioni di attori e attrici, ne ha alimentato il talento e la formazione e che ha nutrito in maniera indelebile la scena teatrale contemporanea. Una innovatrice, una artista del teatro e dei linguaggi performativi che ha dedicato la sua vita al teatro e alla pedagogia teatrale. Esprimiamo, attraverso questa intitolazione, il riconoscimento da parte dell’Amministrazione e della città che Alessandra Galante Garrone ha contribuito a segnare come punto di riferimento nazionale e non solo, per generazioni di artisti e per la formazione teatrale di eccellenza”, dichiara Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana.

“Un riconoscimento bellissimo, che premia il lavoro assiduo e innovativo di Alessandra, che grande riflesso ha avuto sulla vita e sulla professione di tanti attori usciti dalla sua Scuola. Alla vigilia del ventennale della sua scomparsa, l’intitolazione di un giardino vicino ad una biblioteca che custodisce molti dei suoi libri è un bellissimo dono, un bellissimo giorno per tutti noi. Mi piace pensare che certi giorni, in una pausa dalle lezioni, qualcuno degli allievi possa prendere un libro e andare in quel giardino a leggerlo. Certamente Alessandra, che ora lì ci abita, si avvicinerà per buttarci un occhio”. dichiara Vittorio Franceschi, marito di Alessandra Galante Garrone.

Per l’occasione, Valdo Spini, presidente della Fondazione Circolo Rosselli ha inviato questo messaggio:
“Alessandra è stata una persona speciale, ha sempre testimoniato degli ideali di Giustizia e Libertà del padre e dello zio con molta coerenza. Ricordo con gratitudine i periodi di comune militanza politica che ha condotto con l’abituale generosità. A Bologna ha dato tanto costruendo e portando avanti la Scuola di Teatro che ora porta il suo nome e continua un’attività preziosa per la cultura italiana. Un plauso all’Amministrazione comunale nella persona del sindaco Matteo Lepore per l’iniziativa che oggi la onora”.

Alessandra Galante Garrone 
Attrice e danzatrice di grande talento, diplomata all’École de Théâtre di Jacques Lecoq, ha portato avanti una carriera fondata sulla consapevolezza della centralità dell’arte dell’attore.
Su questo ha basato il percorso di insegnamento con cui ha fondato la Scuola di Teatro di Bologna che oggi porta il suo nome. Prima nello storico Palazzo del Teatro La Soffitta in via d’Azeglio, poi presso il Teatro San Leonardo e infine nell’attuale sede di via degli Ortolani, la Scuola è da sempre punto di riferimento a livello internazionale per la crescita di nuove generazioni di artisti.
Il lavoro della Scuola si è sempre integrato perfettamente nella città, attraverso la creazione di reti e collaborazioni con le altre realtà culturali cittadine come il Teatro Comunale.
Ha riconosciuto da subito il ruolo centrale del Nouveau-Cirque all’interno del panorama artistico europeo, portando i primi spettacoli del genere in Italia e inaugurando nel 2000 un corso specifico all’interno della sua Scuola.
Proprio l’ibridazione dei linguaggi è stata da sempre la cifra che ha contraddistinto la sua carriera.
Alessandra Galante Garrone è morta a Bologna il 24 marzo 2004, ma il suo impegno e la sua eredità rivivono ogni giorno nel lavoro dei tanti studenti che frequentano la sua Scuola e che, grazie anche a lei, riconoscono Bologna come la città della cultura e della formazione.

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Pubblicato da
Roberto Di Biase

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