BOLOGNA – Nella giornata di giovedì 21 luglio si svolgeranno nella sede del Comune di Bologna, a Palazzo d’Accursio, due incontri promossi dal Garante nazionale e ai quali quest’Autorità di garanzia attribuisce un particolare valore strategico. La mattina, dalle 11 alle 13, si terrà il primo ciclo del programma di formazione sulla privazione della libertà nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e assistenziali, rivolto alla Rete dei Garanti territoriali. Grazie a tale formazione, il personale di diversi Garanti territoriali della libertà personale (a livello regionale, provinciale o comunale) acquisirà ulteriori competenze per effettuare i monitoraggi delle social care homes e di altre strutture di ambito sanitario nelle quali si possono verificare situazioni di privazione, o di forte limitazione, della libertà personale delle persone ospiti. Tali monitoraggi avverranno in accordo con il Garante nazionale che, secondo i casi previsti dalla Legge, potrà delegare i Garanti territoriali a svolgere un’azione di vigilanza in ambiti diversi dall’area penale.
Nel pomeriggio, dalle 15.30 alle 17.30, si svolgerà l’incontro del Garante nazionale con i Magistrati di sorveglianza e i Garanti territoriali, alla presenza del Capo Dap, Carlo Renoldi. L’iniziativa è volta ad offrire agli addetti ai lavori un confronto sulle principali criticità rilevate in ambito penale nella Relazione al Parlamento 2022, svoltasi nel giugno scorso al Senato. Nel corso dell’incontro verrà inoltre presentato il Protocollo firmato dal Garante nazionale e dall’Anci, volto a valorizzare il ruolo dei Garanti comunali e a definire i requisiti minimi da adottare per la loro nomina, rafforzando la cooperazione tra il Garante nazionale e i Garanti territoriali.
Il Garante Mauro Palma afferma a questo proposito: “La nostra Autorità di Garanzia punta molto sull’accrescimento della collaborazione con i Garanti territoriali, che potranno moltiplicare la sguardo di attenzione e di vigilanza del Garante nazionale sulle diverse realtà del territorio nazionale che, pur non essendo strutture penitenziarie, intaccano la libertà personale delle persone”.