BENTIVOGLIO (BO) – Raggiunto l’obiettivo 5000 euro nella campagna di raccolta fondi partita lo scorso marzo per il frutteto di Villa Smeraldi. Grande festa ieri con un pomeriggio di laboratori di animazione video per bambini, letture animate e spettacolo finale con Franz Campi e Giorgio Comaschi.
”Siamo molto soddisfatti del risultato – sottolinea Dede Auregli direttore di Villa Smeraldi Museo della Civiltà Contadina – la campagna di raccolta fondi proseguirà comunque fino a Natale, un’occasione per fare un regalo a sostegno dell’ambiente e della biodiversità”.
Pomario è il frutteto del Museo della Civiltà contadina di Villa Smeraldi a Bentivoglio dedicato alla conservazione di oltre 150 varietà antiche di frutti oggi in via di estinzione: 500 alberi di mele, pere, pesche, albicocche, susine e ciliegie impiantati su un terreno di 9000 mq. Mantenere in vita questi alberi, per i quali servono circa 5000 euro all’anno, significa contribuire alla salvaguardia di un prezioso patrimonio, non solo per i richiami nostalgici che rimandano alla memoria dei frutti del passato, ma per il loro significato genetico, merceologico, ecologico di riserva di biodiversità.
Si può donare on line dalla piattaforma www.ideaginger.it (con bonifico bancario o PayPal) o di persona direttamente al Museo anche acquistando dei gadget (biglietti di Natale, calamite, shopper e marmellate).
A oggi sono centoventitre gli alberi adottati tra cui ventitre peschi (Cinzia, Bella di Piangipane, Impero, Regina d’Ottobre, Pieri 81, Percoca di Romagna, Angelo Marzocchella, Buco incavato 1 e 2, Settembrina, Rosa West e San Giorgio) quattordici albicocchi (Precoce Cremonini, Bella d’Imola, Reale d’Imola, Sant’Andrea, Tondina di Rossignano), tredici susini (Regina Claudia Bovay, Settembrina, Prugna di Lentigione, Sorriso di Primavera e Sangue di Drago, Regina Claudia e Goccia d’oro), ventiquattro ciliegi (Anellona, Gemella, Del fiore, Durone Vignola Nero I, Durone Vignola Nero II, Durone Vignola Nero III, Duretta, Morona, Ciliegione, Gambolungo, Durello di Forlì e Mora di Vignola), quindici peri (Angelica, Decana d’Inverno, Decana del Comizio, Scipiona, Volpino, Mora di Faenza, Moscatellina, Cocomerina Tardiva, Volpona e Coscia) e ventisei meli (Campanino, Dominici, Ruggine, Renetta grigia, Belfiore Giallo, Zuccherina, Abbondanza Rossa, Fior d’acacia, Runsè, Rosa mantovana, Decio, Fogliona e Gambafina). Il nome del donatore compare su una targhetta posta sull’albero adottato e i donatori sono invitati a partecipare all’attività di raccolta dei frutti programmata nei diversi periodi di maturazione.
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