Il Tavolo lavorerà su tre livelli: aggregare le istanze dei territori per coordinarle e portarle all’attenzione degli organi regionali e nazionali, coordinare iniziative di Comuni e Unioni e costruire azioni mirate a scala metropolitana di risposta all’emergenza e per il rilancio della rete commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi di vicinato, nonché delle attività del settore turistico.
Il quadro
Pubblici esercizi, commercio e servizi di vicinato sono infatti stati penalizzati più di altri dalla pandemia di Covid 19 e dalle misure messe in atto per il suo contenimento.
Ciò emerge anche dal Rapporto sulle imprese attive e gli addetti – aggiornato a dicembre 2020, sviluppato dal Servizio Studi e Statistica della Città metropolitana – che evidenzia come, nella città metropolitana di Bologna, il Commercio sia il settore più colpito in termini assoluti per quanto riguarda le imprese (- 248 rispetto al 2019) e il quarto in termini di addetti (-1.847 addetti), mentre la categoria “Alloggio e ristorazione”, ha subito una forte riduzione del numero di addetti (-2.770) rispetto al dicembre 2019. Nella stessa direzione va un’analisi di Confesercenti Bologna e Nomisma: -11,3% fatturato dei piccoli esercizi e -34,9% fatturato delle imprese di ristorazione sui primi 9 mesi del 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. Mentre il 51% delle attività e dei pubblici esercizi stimano un fatturato 2021 inferiore di oltre il 30% rispetto al 2019.
Le azioni
Queste alcune delle prime azioni previste dal Tavolo:
Il “Tavolo Commercio” opererà in stretto coordinamento con le nuove attività del Tavolo di salvaguardia del patrimonio produttivo, come definite nel Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile, finalizzate al monitoraggio della situazione economica e di tenuta occupazionale in alcuni settori produttivi e per aree territoriali.
“Mettiamo in campo azioni concrete e coordinate – è il commento di Marco Monesi, Consigliere metropolitano delegato allo Sviluppo economico – per supportare nell’immediato e rendere maggiormente resiliente la rete dei pubblici esercizi e del piccolo commercio, che costituisce una fonte importante di occupazione, un fattore di vivibilità dei centri urbani, un presidio nei territori a minor densità abitativa.
La nostra proposta è che non sia solo un Tavolo di crisi ma che diventi un luogo stabile di confronto e co-progettazione di azioni volte a supportare la trasformazione del settore”.
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