Bologna, Michele Riondino con ‘Il Maestro e Margherita’ inaugura la stagione del Teatro Duse

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Dall’11 al 13 ottobre 2019 | ore 21, domenica ore 16

BOLOGNA – Sarà Michele Riondino nel ruolo di Satana, con ‘Il Maestro e Margherita’ di Michail Bulgakov, per la regia Andrea Baracco, ad inaugurare la stagione di prosa 2019/2020 del Teatro Duse di Bologna. Lo spettacolo, nella riscrittura di Letizia Russo, è in scena dall’11 al 13 ottobre 2019 (venerdì e sabato ore 21, domenica ore 16) e vede impegnati sul palco anche Francesco Bonomo nel duplice ruolo del Maestro e di Ponzio Pilato e Federica Rosellini nelle vesti di Margherita.
“’Il Maestro e Margherita’ – spiega Andrea Baracco nelle note di regia – è un romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti febbrilmente accesi, quasi allucinanti. È un romanzo perturbante, complesso e articolato come il costume di Arlecchino, in cui si intrecciano numerose linee narrative, e dentro il quale prendono vita un numero infinito di personaggi, se ne contano circa 146, che costituiscono una sorta di panorama dell’umano e del sovraumano. Dal diavolo, nella figura seduttiva e mondana di Woland, una sorta di clown feroce che dirige una sarabanda demoniaca, a personaggi che rimandano all’universo grottesco di uno dei maestri di Bulgakov, Nikolaj Gogol”.
In questo romanzo, prosegue il regista “si passa dal registro comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all’interrogarsi su quale sia la natura dell’uomo e dell’amore”. Un’opera che ha affascinato generazioni di lettori in tutto il mondo e in cui “basso e alto convivono costantemente creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre sulla soglia dell’impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A volte si ride, a volte si piange – conclude Baracco – spesso si ride e piange nello stesso momento. Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre”.

“Tra i tanti temi che affronta – aggiunge Letizia Russo – ‘Il Maestro e Margherita’ ci parla anche di come l’immaginazione umana sia un’arma potente e fragile, in grado di erigere strutture grandiose, ma incapace di contenere davvero il mistero. Nella versione teatrale che proponiamo, le tre linee narrative su cui si muove il racconto di Bulgakov (l’irruzione a Mosca del Diavolo e dei suoi aiutanti, la tormentata storia d’amore tra il Maestro e Margherita, e la vicenda umana del governatore di Palestina, Ponzio Pilato, che dovrà decidere delle sorti di un innocente) saranno lette e restituite attraverso un meccanismo di moltiplicazione dei registri e dei ruoli, facendo dell’evocazione e dell’immaginazione le chiavi per immergersi in un racconto complesso e tragicomico come la vita”.

La trama

Giunto a Mosca, accompagnato dal valletto Korov’ev, dal gatto Behemot e dalla strega Hella, Woland si intromette nella conversazione tra il poeta Ivan e l’intellettuale Berlioz, presagendo la vicina morte dello stesso Berlioz; morte che, poco dopo, accadrà proprio sotto gli occhi di Ivan. Il poeta, sconvolto dall’accaduto e in preda ad una crisi di follia, viene portato in una clinica psichiatrica. Qui incontra il Maestro, uno scrittore condotto alla disperazione dal rifiuto dei critici letterari nei confronti del suo romanzo su Ponzio Pilato e sugli avvenimenti accaduti a Gerusalemme durante il processo di Jeshua e nei giorni successivi alla sua morte. Nel frattempo, Woland e la sua cricca prendono possesso dell’appartamento del defunto Berlioz e portano scompiglio tra i dipendenti del Teatro di Varietà, dove metteranno in scena uno sconvolgente spettacolo di magia nera. Durante lo spettacolo Margherita, l’amante segreta del Maestro, da lui poi abbandonata, ha il suo primo incontro con Woland. Il giorno dopo viene poi invitata ad andare a casa sua, in quanto prescelta per essere la regina del sabba, il gran ballo demoniaco da lui stesso organizzato. Margherita accetta e Woland, in cambio, le dà la possibilità di ricongiungersi con il Maestro. Intanto Jeshua invia il suo discepolo Levi Matteo da Woland, per chiedergli di dare al Maestro e Margherita la pace, non potendo essi meritare la luce. Woland raggiunge i due amanti e offre loro, invece, la possibilità di andare negli inferi. Margherita accetta e, dopo aver ucciso il Maestro, si uccide lei stessa. Insieme, i due amanti si dirigono verso gli inferi, dove li aspettano Woland e la sua bizzarra cricca di aiutanti.

TEATRO STABILE DELL’UMBRIA
CON IL CONTRIBUTO SPECIALE DELLA BRUNELLO CUCINELLI SPA IN OCCASIONE DEI 40 ANNI DI ATTIVITÀ DELL’IMPRESA
Il MAESTRO E MARGHERITA
di Michail Bulgakov
riscrittura Letizia Russo
regia Andrea Baracco
con Michele Riondino nel ruolo di Woland
e Francesco Bonomo (Maestro/Ponzio Pilato), Federica Rosellini (Margherita)
e con Giordano Agrusta (Behemoth), Carolina Balucani (Hella / Praskov’ja / Frida), Caterina Fiocchetti (Donna che fuma / Natasha), Michele Nani (Marco l’Ammazzatopi / Varenucha), Alessandro Pezzali (Korov’ev), Francesco Bolo Rossini (Berlioz / Lichodeev / LeviMatteo), Diego Sepe (Caifa / Stravinskij / Rimskij), Oskar Winiarski (Ivan / Jeshua)
scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
luci Simone De Angelis
musiche originali Giacomo Vezzani
aiuto regia Maria Teresa Berardelli

BIGLIETTI
Intero Ridotto Mini
Platea 29 euro 26,50 euro 23,50 euro
Prima galleria e palchi 25 euro 23 euro 20,50 euro
Prima galleria (visibilità ridotta) 21 euro 19 euro 18 euro
Seconda galleria 21 euro 19 euro 18 euro

BIGLIETTERIA
Teatro Duse – Via Cartoleria, 42 Bologna – Tel. 051 231836 – biglietteria@teatroduse.it
Dal lunedì al sabato, dalle ore 15 alle 19 e da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
On line: teatroduse.it e sul circuito Vivaticket