La Polizia Locale le sequestra, multa salata al titolare. Controllate già più di ottomila attività negli ultimi dieci giorni, sei denunce
BOLOGNA – Produceva mascherine protettive per il viso fatte a mano al momento sul bancone del negozio, senza guanti né alcuna precauzione igienico-sanitaria, e le vendeva a due euro l’una: dopo la segnalazione, la Polizia Locale è intervenuta e, svolti i controlli e le verifiche, ha sequestrato tutti gli oggetti, circa 150, e sanzionato il titolare con un verbale da oltre mille euro.
È accaduto nel pomeriggio di martedì 17 marzo in una ferramenta del centro di Bologna, regolarmente aperta nel rispetto del Dpcm. Le mascherine venivano realizzate sul bancone di vendita e confezionate con le proprie mani dal personale del negozio, privo di guanti e di protezione per naso e bocca, nonostante gli oggetti fossero poi destinati al contatto col volto dell’ignaro acquirente.
Per limitare il danno a tutela dei consumatori dunque le mascherine fai da te sono state sequestrate e oltre alla sanzione il titolare è stato diffidato dal dare seguito agli ordinativi che aveva in sospeso.
La Polizia Locale negli ultimi dieci giorni, a valle dei due Decreti dell’8-9 marzo e dell’11 marzo, ha controllato più di ottomila tra pubblici esercizi, esercizi di vicinato, laboratori, servizi alla persona e altre attività minori, sia su segnalazione dei cittadini sia su iniziativa.
Un’attività particolarmente intensa dalla quale emerge che la stragrande maggioranza rispetta le norme di contenimento della diffusione del coronavirus: le denunce sono state in tutto sei.
Si tratta di un acconciatore in zona Bolognina che teneva aperto il negozio nonostante il divieto; il titolare di un pubblico esercizio al quartiere Savena aperto nonostante il divieto; il titolare di un esercizio di vendita di pollo allo spiedo, in zona Lame, aperto con tanto di tavolini e clienti seduti; il titolare di un banco di vendita di giocattoli in zona Emilia Ponente; una pizzeria da asporto in San Donato che violava il divieto rimanendo aperta (è consentito infatti solo il domicilio in condizioni di sicurezza); il titolare di un internet point in centro.
Tutti questi commercianti rischiano l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro: come disposto dal Dpcm, la Polizia Locale ha trasmesso tutti gli atti alla Prefettura.
Gli agenti della Polizia Locale di Bologna hanno inoltre eseguito accertamenti in Autostazione, nelle serate di domenica e lunedì scorsi, insieme ai Carabinieri, sui pullman in partenza da Bologna e diretti nel sud Italia.
Oltre a verificare le autocertificazioni dei passeggeri, i responsabili delle ditte di autotrasporti sono stati obbligati a far rispettare la distanza interpersonale di un metro all’interno dei mezzi. Lo stesso servizio si ripeterà in altre serate nei prossimi giorni.