“Ringrazio il Consiglio per aver dedicato questo momento a una delle figure più importanti della cultura del nostro paese e dell’Europa, una figura internazionalmente riconosciuta che alla nostra città ha dato tantissimo. E’ importante ricordarlo e lo voglio fare facendo riferimento soprattutto ad Eco cittadino della nostra comunità che ora celebra i Novecento anni dalla sua fondazione. Questo mi fa venire in mente un’associazione molto bella e molto forte, ovvero pensare ad Eco come una figura di altissimo valore culturale fondamentale proprio per l’identità della nostra città e della nostra Università, quasi a compararlo ai glossatori, a questi personaggi straordinari che hanno fondato la nostra cultura universitaria e ci hanno dato questo grande futuro di novecento anni- anzi, novecento trenta se pensiamo all’Università – di grandissima importanza e di grandissimo fondamento. Questa è l’associazione più bella che mi veniva da fare pensando a Umberto Eco, grande innovatore che ha creato una nuova disciplina di studi, senza soffermarmi soltanto sulle numerose citazioni fatte in questi giorni, data la sua grandissima capacità di produrre libri, di produrre affermazioni e di produrre pensiero, ma di soffermarmi su ciò che per la nostra città è fondamentale e cioè sulla sua figura di persona straordinaria che al pari dei glossatori antichi ha permesso di dare dignità e integrità alla sua cultura e alla sua università.
Con queste parole volevo anche sottolineare la nostra vicinanza alla sua famiglia, ai suoi amici e all’Università che è caratterizata da una molteplicità di professori che gli erano legati da fraterna amicizia, che va ben oltre l’esperienza di ricerca, di approfondimento e di studi e questa è l’eredità più importante che ci lascia e cioè quella di aver creato delle amicizie, dei rapporti e delle relazioni straordinarie. Non ci fermiamo semplicemente alle grandi opere e ai suoi lavori, ma sottlineiamo quello che è l’elemento caratterizzante di questa città ovvero la sua umanità, l’ appartenere alla sua Università, una comunità di persone che vivono, amano, studiano, ricercano e danno un contributo allo sviluppo della città.
In questi giorni tutti ci chiedono cosa farà il Comune per ricordare, dunque noi lo ricorderemo a trenta giorni dalla sua scomparsa con un’iniziativa molto importante, congiunta con l’Università. Città e Università unite. Prima però di scegliere in modo specifico in quale luogo fisico ricordarlo aspettiamo di sapere dalla sua famiglia quali siano le intenzioni. Quindi rispettiamo il silenzio della famiglia in questo momento. Ringrazio ancora la Presidenza del Consiglio e il Consiglio tutto per aver voluto questo ricordo nella sede della democrazia della nostra città.”
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