All’Antoniano sospese tutte le attività aperte al pubblico, ma pasti garantiti ai più fragili attraverso sacchetti da asporto. Già distribuiti più di 200 kit alimentari. Fr. Giampaolo Cavalli: «Prevenzione fondamentale, ma non possiamo abbandonare le persone di difficoltà»
BOLOGNA – Il coronavirus non ferma la solidarietà e l’aiuto nei confronti del prossimo. L’Antoniano di Bologna, in ottemperanza alle disposizioni del ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna per il contenimento e la gestione dell’emergenza COVID-2019, sospende tutte le attività aperte al pubblico, ma non il proprio impegno quotidiano in favore delle persone in difficoltà.
«La nostra mensa francescana – spiega il direttore dell’Antoniano fr. Giampaolo Cavalli – per ragioni precauzionali resterà chiusa fino al primo marzo, ma non lasceremo sole neanche per un attimo le persone che hanno bisogno di noi: i nostri volontari distribuiranno agli ospiti della mensa dei sacchetti alimentari d’asporto per tutta la settimana».
«Siamo convinti che la prevenzione sia importante e per questo abbiamo immediatamente aderito alle indicazioni del ministero e della Regione e alle conseguenti disposizioni della Diocesi di Bologna, ma le persone in difficoltà non possono essere lasciate sole», aggiunge fr. Giampaolo Cavalli, precisando che negli ultimi due giorni, grazie alla grande disponibilità dei volontari dell’Antoniano, sono stati già distribuiti oltre 200 sacchetti alimentari. «Tanti anni fa, prima dell’inaugurazione della mensa – sottolinea – distribuivamo i pasti proprio nel chiostro che stiamo utilizzando in questi giorni di emergenza. Un chiostro che accoglie, ora come allora, diffondendo quel messaggio di carità che è parte fondativa della missione di Antoniano, alla sua nascita come oggi».
Nel rispetto dell’ordinanza regionale, sono state sospese anche la programmazione del cinema-teatro dell’Antoniano e, in via precauzionale, le attività di formazione dedicate ai bambini, comprese le lezioni del Piccolo Coro. «Al momento queste disposizioni sono attive fino al primo marzo, capiremo come organizzare le attività nei prossimi giorni sulla base delle comunicazioni ministeriali e regionali», aggiunge il direttore dell’Antoniano.
«Questi giorni sono molto strani – conclude fr. Giampaolo Cavalli – la paura ci invita a trovare rifugi sicuri per difenderci e corriamo il rischio di pensare che i muri restino l’unica possibilità. Chi si trova in situazioni di difficoltà non può confidare nei muri. Con tutte le precauzioni indicate dalle autorità, continueremo ad esserci. Un detto che sento vicino dice “se vuoi andare in fretta corri da solo, se vuoi andare lontano vai insieme a qualcuno”».