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Bologna, il comune aderisce alla campagna “Miseria Ladra”

BOLOGNA – Il Comune di Bologna ha aderito con una delibera di Giunta alla campagna “Miseria Ladra” lanciata dall’associazione Libera in collaborazione con il Gruppo Abele. Con questa delibera l’Amministrazione si impegna a pubblicizzare la campagna lanciata da Libera sul Reddito di dignità con la
quale si chiede l’istituzione del Reddito Minimo o di Cittadinanza.

Inoltre, l’Amministrazione di impegna a rafforzare sul territorio le azioni di promozione delle tematiche oggetto della campagna, quali la legalità, la lotta alla criminalità e la promozione della coesione sociale, coinvolgendo associazioni, comitati, sindacati, movimenti.

La campagna (http://www.miserialadra.it/le-proposte-a-livello-locale-nazionale-ed-europeo/) è stata lanciata in occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione della povertà, indetta dalle Nazioni Unite nel 1993. Ecco le principali azioni proposte dalla Campagna, sulle quali il Comune di Bologna, già attivo da tempo, potenzierà il suo intervento:

Aumentare il budget di investimento sul sociale, incrementando nei bilanci la spesa sociale pro-capite a favore di ogni cittadino. Sospendere l’esecutività degli sfratti per morosità incolpevole e introduzione della possibilità negoziare soluzioni abitative alternative Rendere esigibile il diritto a una residenza per i senza fissa dimora, quantomeno nominale, in modo che le persone che ne sono prive possano fruire delle prestazioni sanitarie e sociali garantite per tutti i cittadini.

Mettere a disposizione il patrimonio immobiliare sfitto per finalità sociali, individuando le mediazioni sociali necessarie, senza ledere i diritti, in particolare dei piccoli proprietari. Favorire tutte le forme di economia civile e sociale allo scopo di difendere, valorizzare e potenziare i beni comuni di cui dispone o di cui sente la necessità. Il Comune ha dato vita a Case Zanardi per agevolare l’accesso ai beni di prima necessità per cittadini e famiglie in difficoltà sociali ed economiche, promuovere il recupero delle loro risorse residue, favorire formazioni ed inserimenti lavorativi.

“I fenomeni di criminalità legati alle Mafie, come l’esistenza della Mafie stesse, hanno origine storicamente in ambiti culturali ed economici sottosviluppati rispetto alla media nazionale, non è un caso – dichiara Nadia Monti, assessore comunale alla Legalità – Quando le difficoltà per il cittadino appaiono insormontabili e quotidiane, ecco che lo stesso diventa più debole rispetto ad offerte che si presentano dalle mafie, perché in quel preciso momento la criminalità si sostituisce in tutto e per tutto alle istituzioni. Questo non possiamo più permetterlo, la lotta alle organizzazioni criminali di stampo mafioso passa anche è soprattutto dall’offrire una alternativa concreta a chi vuole vivere nella legalità. Alternativa, questa è la parola chiave, ai cittadini onesti e consapevoli, la stragrande maggioranza, va offerta una alternativa. In quest’ottica ilComune di Bologna aderisce convintamente alla proposta di Libera, perché l’istituzione di un reddito di cittadinanza sarebbe un importantissimo passo in tal senso”.

“La crisi per molti è una condanna, per altri è una occasione – commenta Antonio Monachetti, coordinatore Provinciale di Libera a Bologna – Le mafie hanno trovato inedite sponde nella società dell’io, nel suo diffuso analfabetismo etico. Oggi sono sempre più evidenti i favori indiretti alle mafie, mafie che sono forti in una società diseguale e culturalmente depressa e con una politica debole. Per questo nasce la campagna Miseria Ladra. Esprimiamo la nostra soddisfazione ed il compiacimento per l’adesione alla Campagna del Comune di Bologna, con il quale abbiamo condiviso importanti progetti ed approfondimenti sui fenomeni legati al radicamento mafioso sui territori non tradizionali, inserendosi in tale collaborazione anche la manifestazione dello scorso 21 marzo.

L’Emilia Romagna ha da sempre mostrato una forte sensibilità sui temi dei diritti, della cultura del lavoro, del mutualismo, del welfare e più in generale dell’inclusione sociale. Anche qui, però, si aprono istanze e bisogni nuovi che vanno compresi e rappresentati. Continuiamo a lavorare con passione ed impegno affinché il parlamento ascolti finalmente le nostre proposte ed introduca anche nel nostro paese così come in tutta Europa una buona legge per il Reddito di dignità. Una misura concreta, necessaria e sostenibile economicamente che rappresenta un investimento in grado di dare risposte immediate a quasi 3 milioni di
italiani. È così che costruiamo un futuro migliore per tutti e tutte”.

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Redazione

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