Bologna: emergenza Ucraina

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Oggi il punto in Conferenza sociosanitaria metropolitana tra Sindaci, Aziende sanitarie e tecnici

BOLOGNA – I Sindaci della città metropolitana si sono incontrati questa mattina, in sede di Conferenza sociale e sanitaria metropolitana-CTSSM, con l’assessore al Welfare del Comune di Bologna Luca Rizzo Nervo, la consigliera delegata della Città metropolitana Sara Accorsi e i tecnici delle Aziende sanitarie e dei Comuni per fare il punto sulla situazione rispetto all’emergenza Ucraina.

L’incontro, presieduto dalla vicepresidente della CTSSM Erika Ferranti, aveva l’obiettivo di condividere le informazioni disponibili e dare indicazioni unitarie a livello metropolitano sul sistema di accoglienza (CAS e SAI), sulla raccolta fondi e beni di prima necessità e sugli aspetti sanitari (dalla presa in carico, al tracciamento Covid, alle vaccinazioni).

In questo momento è in via di definizione, anche dal punto di vista normativo a diversi livelli istituzionali, il percorso che ad oggi devono intraprendere formalmente le persone che arrivano sul nostro territorio e sarà cura della Prefettura definire le procedure in accordo con il livello nazionale.

Nel corso dell’incontro è stata approvata la semplificazione dell’iter per accelerare l’inserimento di nuovi appartamenti nel Sistema di accoglienza integrazione adulti-SAI.

Per quanto riguarda i CAS (Centri di accoglienza straordinari di pertinenza ministeriale) i Sindaci si sono impegnati ad individuare nuove strutture promuovendo il bando per gli enti gestori, emesso dalla Prefettura che vede la copertura finanziaria di circa 200 posti.

La particolarità di questa emergenza è che ci si trova di fronte ad arrivi spontanei e a forme di ospitalità diffusa e non organizzata. È quindi fondamentale un’azione di coordinamento costante con l’obiettivo di indirizzare correttamente nei percorsi istituzionali sia chi ospita che chi viene accolto, così da fornire le necessarie garanzie a tutti e la giusta accoglienza.

È poi importante orientare e informare tutte le realtà che sul territorio possono veicolare le indicazioni e saranno messi a punto strumenti da parte della Aziende sanitarie e della Città metropolitana.

All’incontro è stato condivisa inoltre la decisione di convogliare le donazioni economiche sul conto corrente messo a disposizione della Regione Emilia-Romagna e al momento non è emersa la necessità di ulteriori raccolte di beni di prima necessità.