BOLOGNA – Torna il mercatino “Vintage e non” organizzato dall’Associazione Antoniano Insieme, un’occasione per esplorare una selezione imperdibile di abbigliamento, accessori e oggetti d’arredo e, allo stesso tempo, sostenere le attività del Centro Terapeutico di Antoniano.
L’appuntamento con la trentaquattresima edizione è dal 3 al 6 aprile nella storica location dello Studio Televisivo dello Zecchino d’Oro, in via Guinizelli 11 a Bologna, dove tantissimi oggetti — dalle giacche al bric-à-brac, dalle gonne ai servizi di piatti, passando per pantaloni, scarpe, camicie e bicchieri — saranno in cerca di una nuova casa. Tutto il ricavato verrà indirizzato a supporto delle attività del Centro Terapeutico di Antoniano, che dal 1981 offre sostegno ai più piccoli con fragilità fisiche e cognitive e alle loro famiglie. Il Centro, solo nel 2024, ha erogato 12.836 ore, seguendo 979 bambini e registrando 598 nuovi ingressi. L’équipe, composta da oltre venti professionisti e professioniste che lavorano in sinergia per garantire una presa in carico completa, offre percorsi di logopedia, musicoterapia, neuropsicomotricità, osteopatia, interventi psico-educativi, valutazioni e sostegno psicologico e consulenze neuropsichiatriche.
Se tante sono le motivazioni per effettuare i propri acquisti al mercatino “Vintage e non”, Antoniano è però anche attento all’ambiente e alla sostenibilità (non solo sociale) delle proprie iniziative. Ecco perché insieme a Elisabetta Nasi, Presidente dell’Associazione Antoniano Insieme, propone alcuni accorgimenti per acquistare in modo davvero etico e green.
Scegliere sempre capi unici
Una buona pratica per avvicinarsi all’acquisto di capi d’abbigliamento in un mercatino vintage è ricordare che si tratta di pezzi unici, non solo per la manifattura di provenienza, ma anche per le storie di cui saranno intrisi, che aggiungeranno un valore speciale al proprio guardaroba. Proprio per questo, soprattutto in tali contesti, sarebbe bene non comprare d’impulso, ma prendersi il tempo di conoscere e riconoscere il capo su cui si sono messi gli occhi. Qui entra in gioco il senso stesso del second hand che, nel caso dell’Antoniano, si collega anche al fine ultimo di “Vintage e non”, la solidarietà: dare una nuova vita (agli oggetti) e nuova speranza (ai piccoli pazienti). Il concetto centrale è fare la differenza. Ed è questa la domanda da farsi tra i banchetti di un mercatino vintage: che cosa fa la differenza? Come posso fare la differenza?
Meglio scegliere pochi oggetti, ma di qualità
Quando si tratta di effettuare acquisti, parte della nozione di sostenibilità riguarda la quantità di oggetti acquistati. Ciò è ancora più vero nel caso di acquisti di seconda mano, in quanto rappresentano un esempio perfetto di come un capo, se realizzato a regola d’arte, possa sopravvivere in ottimo stato nel tempo. La qualità è più importante della quantità, anche per il benessere del pianeta. Scegliere capi vintage anziché prodotti di fast fashion è un atto di valore e altruismo, sia per il pianeta che per le persone.
Condividere, scambiare, ripetere
Portare a casa nuovi oggetti o capi d’abbigliamento può essere una buona occasione per fare un po’ di pulizia e per donare o scambiare quello che già c’è in casa, che da anni si conservano negli armadi o nelle credenze, facendo così spazio al nuovo acquisto. Invece di buttare abiti e oggetti ancora in buono stato, si possono scambiare, vendere attraverso le piattaforme online o ai mercatini locali, o donare alle associazioni del territorio. La scelta attiva un circolo virtuoso: a livello emotivo, visto che si potrà scegliere a chi donare il proprio oggetto, ma anche pratico, contribuendo al rinnovarsi del guardaroba e della casa senza spese ulteriori (applicando dunque anche un principio di sostenibilità economica) e senza generare nuovi rifiuti. La Terra, in questo modo, ringrazierà.
“Il mercatino Vintage di Antoniano ha una doppia finalità: far felici i clienti, che avranno l’opportunità di acquistare capi vintage a un prezzo basso, e contribuire alla salvaguardia del nostro pianeta con acquisti sostenibili. Al contempo, i bambini che usufruiscono dei servizi del Centro Terapeutico avranno sempre più assistenza specializzata”, spiega Elisabetta Nasi, Presidente dell’associazione Antoniano Insieme. “In questo modo, essere green non diventa solo uno slogan, ma uno stile di vita che passa anche attraverso scelte che facciamo ogni giorno, come la scelta dell’outfit. ‘Vintage e non’ offre la possibilità di ricrearsi il guardaroba con uno stile inimitabile e, allo stesso tempo, migliora la vita di tanti bambini”.
Da giovedì 3 a domenica 6 aprile, il save the date è con “Vintage e non” in Via Guinizelli 11 a Bologna, con orari di apertura continuati dalle 10.00 alle 18.30. L’ingresso è libero e gratuito.
Chi è Antoniano
Antoniano, oggi diretto da Fr. Giampaolo Cavalli, nasce nel 1954 a Bologna dal desiderio di Padre Ernesto Caroli di mettersi al servizio dei più svantaggiati, valorizzando in parallelo il talento dei più giovani. Alla distribuzione di pasti caldi presso la mensa di Bologna e alle attività di sostegno per i più bisognosi, si affiancano lo Zecchino d’Oro (1959) e il Piccolo Coro dell’Antoniano (1963), intitolato alla sua fondatrice Mariele Ventre: due realtà nate dal desiderio di diffondere valori quali solidarietà, accoglienza, fraternità e cura per gli altri e per la terra. Grazie alle attività dello Zecchino d’Oro e di tanti generosi donatori, negli anni è stato possibile sostenere i numerosi progetti sociali di Antoniano e ampliare la rete di mense francescane che, in Italia e nel mondo, offrono pasti e cure attraverso la campagna “Operazione Pane”. Attualmente si contano 20 mense nella Penisola, 1 in Siria, 3 in Ucraina e 1 in Romania. Musica e solidarietà trovano spazio anche nelle attività del Centro Terapeutico aperto a Bologna negli anni Ottanta, dove, attraverso un approccio multidisciplinare, si accompagnano e supportano bambini con diverse fragilità per favorirne lo sviluppo fisico e cognitivo. Oltre al Pane per chi è affamato, l’Antoniano realizza diverse iniziative culturali, proponendosi come connettore e strumento di coesione sociale, per riprendere a immaginare il futuro e per farlo come atto di benessere, connessione, cura.
Moda, oggettistica e solidarietà:
torna il mercatino vintage di Antoniano
Dal 3 al 6 aprile, l’Antoniano di Bologna ospita una selezione unica di capi e oggetti vintage per uno shopping ecosostenibile e solidale: tutto il ricavato sarà destinato al Centro Terapeutico Antoniano per la cura e riabilitazione dei bambini più fragili. In vista dell’evento, ecco i consigli su come acquistare in modo etico e green
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