BOLOGNA – Lunedì 23 novembre si è tenuta in videoconferenza la seduta solenne del Consiglio comunale dedicato alla celebrazione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le conclusioni sono state affidate a Susanna Zaccaria, assessora alle Pari opportunità e differenze di genere, con delega al Contrasto alle discriminazioni e lotta alla violenza e alla tratta sulle donne e sui minori. Prima della seduta, l’assessora Susanna Zaccaria ha deposto una corona di fiori alla targa nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio dedicata alle donne vittime di violenza.
Tutti gli interventi e il video della cerimonia sono disponibili su:http://www.comune.bologna.it/news/giornata-internazionale-violenza-donne-tutte-25-novembre
Di seguito l’intervento dell’assessora Susanna Zaccaria.
“Grazie presidente, un saluto a lei e ai consiglieri e alle consigliere e a tutte le persone che sono connesse con noi per questa giornata. Rinnovo i ringraziamenti per la determinazione a mantenere comunque le sedute in videoconferenza perché sono momenti veramente importanti e sono felice che il Consiglio abbia deciso di non rinunciarvi.
Colgo l’occasione di questo Consiglio solenne per la celebrazione della Giornata internazionale per fare brevemente delle conclusioni perché durante questo mandato sarà l’ultima celebrazione di questa giornata, su un tema a me molto caro, perché occupa anche la mia vita professionale fuori dalla carica politica. Quindi ci tengo a fare il punto su alcune azioni che in questi anni siamo riusciti a mettere in campo. Innanzitutto, la decisione del Sindaco Merola di istituire un assessorato specifico che si occupa di diritti, declinando espressamente tra le deleghe che mi ha voluto affidare la Lotta alla violenza contro donne e minori – non ho ancora incontrato assessori con una specifica così precisa -. La costituzione dell’ufficio ha consentito un potenziamento delle azioni che già venivano svolte dall’Amministrazione negli anni precedenti, ma con risorse di personale e economiche specifiche e mirate. Ovviamente il Comune in tema di contrasto alla violenza ha un impegno storico, da anni.
Grazie a questa scelta siamo riuscite a raggiungere risultati specifici che qui cito solo brevemente a nominare.
Abbiamo sottoscritto il Protocollo operativo cittadino per il contrasto alla violenza, che coinvolge tutti i soggetti del nostro territorio che nello svolgimento della loro attività affrontano il tema della violenza e incontrano direttamente le donne vittime di violenza: gli uffici giudiziari, le forze dell’ordine, i settori dell’amministrazione espressamente coinvolti – Servizi sociali e Polizia Locale, oltre le Pari opportunità -, l’Asl, e ovviamente le associazioni del nostro territorio, che sono oltre a Casa delle donne, Mondo Donna, Udi e Sos Donna, che sottoscrivono anche l’accordo metropolitano ma partecipano anche al tavolo cittadino, in una collaborazione tra pubblico e privato che ha aperto un confronto su temi operativi a tutti i livelli che hanno migliorato i percorsi di uscita dalla violenza. Ricordo che partecipa al tavolo anche la Prefettura e tutte le istituzioni non hanno mai delegato funzionari meno che apicali e in cinque anni i soggetti firmatari non hanno mai mancato un incontro.
Abbiamo contribuito all’apertura del Centro per uomini autori di violenza che ha festeggiato il terzo anniversario proprio il 17 novembre scorso, è un’associazione Senza Violenza che gestisce questo centro in collaborazione pubblico privato, che si è rivelato un importante risposta ad un bisogno del territorio, si sta radicando e ci ha portato dei numeri che lo dimostrano, si è fatto conoscere e sta diventando un punto di riferimento nella risposta e nel contrasto alla violenza. questa volta mettendo la giusta responsabilità in carico agli autori di questi comportamenti.
Abbiamo istituito nella nostra Polizia Locale un nucleo formato specificamente sui temi della violenza, gli agenti volontari aiutano tutti i colleghi quando vengono in contatto con casi di violenza, e sono ormai un punto di riferimento per l’intero corpo, che ha dato ripetutamente prova di una risposta tempestiva e professionale nei casi che si sono verificati dalla sua formazione.
Dall’inizio del mandato abbiamo confermato il sostegno alle associazioni del territorio ed in particolare abbiamo aumentato le risorse comunali destinate all’accoglienza delle donne nelle case rifugio gestite da Casa delle Donne e abbiamo partecipato a due progetti che ci hanno consentito di aumentare il numero di posti letto per l’accoglienza delle donne e l’ospitalità sul nostro territorio. Come sappiamo il rapporto tra posti letto disponibili e numero di abitanti è un tema su cui l’Italia ancora non raggiunge gli standard europei, secondo i quali il numero dei posti andrebbe proporzionato con il numero di abitanti ed è molto importante continuare a lavorare per avere sempre più posti disponibili. Con la partecipazione a due progetti, insieme a Casa delle donne, abbiamo quindi aumentato i posti letto: con il progetto Ri-Uscire i posti letto in emergenza con accoglienza 24 ore su 24 sono passati da 9 a 19; con il progetto Proseguire è stata inaugurata quest’anno una casa rifugio ad alta valenza educativa con ulteriori 6 posti letto; in totale quindi 16 posti letto in più. In tema di aumento di posti, ci tengo a menzionare anche l’apertura di un’altra casa rifugio ad alta valenza educativa effettuata da Mondodonna, anche questa inaugurata quest’anno nel Comune di Bentivoglio e solo per questo, ovviamente, non posso tenerne conto per i posti letto comunali, ma si tratta comunque di una ulteriore importante risorsa per il territorio metropolitano ad opera di un’altra delle associazioni del nostro territorio. Ringrazio le associazioni che si sono così tanto impegnate.
Per questione di tempo non posso elencare qui tutte le azioni di sensibilizzazione, educative, di approfondimento che abbiamo svolto in questi anni sia in tema di contrasto alla violenza ma non solo, abbiamo cercato di approfondire dov’è che la violenza germoglia e affrontando tutti i temi connessi: dall’empowerment al linguaggio di genere, dalle necessità abitative agli strumenti di conciliazione, dalle politiche occupazionali al gender pay gap.
Nella descrizione di queste azioni e io credo che siamo riuscite a fare di passi avanti, ho sempre parlato al plurale, perché sono tutte il frutto di un lavoro corale, politico e tecnico, svolto in questi anni. Sono quindi dovuti dei ringraziamenti da parte mia, prima di tutto al Sindaco Merola per il sostegno, la forza e la convinzione dimostrate su questi temi, e per aver sostenuto con forza e convinzione ogni iniziativa. Devo fare però altri ringraziamenti. Il primo a Manuela Corazza, responsabile dell’Ufficio pari opportunità fino a giugno, senza la quale non avremmo potuto lavorare con questa efficacia, che ha messo e continua a mettere la sua competenza e la sua preparazione a disposizione delle donne della città e non solo; tramite Manuela il ringraziamento va a tutte le instancabili componenti dell’Ufficio pari opportunità, perché non si tratta solo di pensare le azioni ma anche di dare la giusta efficacia. Un ringraziamento va alla consigliera Roberta Li Calzi presidente della commissione Parità e pari opportunità che non mi ha mai fatto mancare sostegno e che hanno collaborato attivamente a molte delle azioni che abbiamo messo in campo in questi anni; tramite lei un ringraziamento va a tutte le consigliere e consiglieri che hanno dato il loro appoggio su questi temi capendone la rilevanza.
Per concludere, a proposito di cose che prima non c’erano e ora ci sono. La prima cosa che il Sindaco mi ha chiesto di fare appena nominata è stata quella di apporre una lapide nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio per non dimenticarle e così abbiamo fatto. Anche oggi quindi, come ogni anno dal 2016, abbiamo apposto una corona, nel rispetto dell’attuale normativa ed è sempre un momento delicato perché tutti coloro che passano nel nostro cortile devono pensare a tutte le donne che non ci sono più, ogni femminicidio è un fallimento della nostra società ed è un dolore per ciascuna e ciascuno di noi. Per me è sempre commovente apporre quella corona, pensando a dove non siamo riusciti ad arrivare, che cosa non siamo riusciti a fare e qui parlo al plurale pensando a chiunque operi in questo ambito. Non ho parlato di Covid, siamo di fronte ad una situazione indescrivibile, ma quello che abbiamo capito è che l’aumento delle disuguaglianze provocato dalla pandemia non fa che amplificare tutti i temi di cui oggi abbiamo parlato. Abbiamo bisogno di più forze per affrontare fenomeni che sono esplosi, ma non sono cambiati, li conosciamo bene.
C’è ancora tanto da fare, ma la città di Bologna ha una così forte tradizione di tutela dei diritti è il luogo giusto per immaginare e sperimentare ancora tante azioni che aiuteranno ancora tantissime donne nel contrasto alla violenza nei prossimi anni”.
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