Bologna, caro Bollette

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Il Comune decide di esentare dalla Tari 2022 tutti gli enti non commerciali culturali, sportivi, sociali. Seicentomila euro l’impegno per il bilancio comunale

BOLOGNA – Tutte le associazioni sportive, culturali, sociali e tutti gli impianti sportivi nel 2022 saranno esentate dal pagamento della Tari.

L’annuncio è stato dato questo pomeriggio da Matteo Lepore durante un incontro, a cui hanno partecipato l’assessora al Bilancio e Sport Roberta Li Calzi e la delegata del sindaco alle politiche per il terzo settore Erika Capasso, con alcune realtà del terzo Settore che nei giorni scorsi avevano scritto al Sindaco.

“È una decisione straordinaria – è il commento del sindaco Lepore -. Nel passato avevamo fatto degli sconti per alcuni periodi, mentre per il 2022 la azzeriamo per tutto l’anno per tutto il terzo settore, non solo per quello presso gli immobili del Comune di Bologna. Ci sembra un segnale importante, molto impegnativo per il nostro Comune, in questa fase così difficile. Domani verranno vagliate invece le misure a favore delle imprese.”

L’impegno economico del Comune ammonta infatti a circa 600mila euro. Entro marzo la modifica al regolamento Tari, per dare attuazione a questa decisione presa oggi, passerà al vaglio della Giunta e poi del Consiglio comunale.

Nei giorni scorsi le associazioni avevano scritto al Sindaco per esprimere la loro preoccupazione sul caro energia, ulteriore duro colpo inferto al mondo dell’associazionismo della nostra città, alle organizzazioni e agli spazi che in vario modo si occupano di cultura, socialità, sport e spettacolo, costrette negli ultimi due anni a frequenti periodi di chiusura e alla sospensione di molte attività.

“Le realtà del terzo settore sono fondamentali per la nostra comunità – conclude il sindaco – e lo hanno dimostrato offrendo sostegno alle fasce più fragili della popolazione in questi due anni di pandemia. È dunque importante sostenere questo settore per far ripartire il lavoro con gli anziani, i giovani, lo sport, la cultura, riaprendo tutti quegli spazi di aggregazione che possono far tornare e Bologna ad una vita più serena.”