Sabato 6 luglio, dalle 9 alle 12, da via Santi, alla scoperta di rondoni, gheppi, falchi e codirossi che abitano gli edifici e li rendono “Monumenti vivi” e centri di biodiversità
MODENA – Birdwatching in bicicletta nel centro cittadino alla scoperta di rondoni, gheppi, falchi e codirossi che amano abitare gli edifici, compresa la torre della Ghirlandina. Sabato 6 luglio, dalle 9 alle 12, la Lipu di Modena e l’Associazione ornitologi Emilia Romagna, con il patrocinio del Comune, propongono un’osservazione guidata delle specie di uccelli benefici che vivono nelle buche pontaie e nelle casette realizzate sul palazzo del Comune di via Santi, su Palazzo Europa e sulla Ghirlandina, che ospita anche una famiglia di falchi pellegrini. L’iniziativa, aperta a tutti gli interessati, si svolge nell’ambito dell’edizione 2019 del Festival dei rondoni.
Il ritrovo e la partenza sono fissati alle 9 in via Santi 40, dove, sul palazzo che ospita gli uffici comunali, vivono gheppi e rondoni. Alle 9.30, nel parcheggio esterno del Palazzo Europa, su via Emilia, sarà allestito un cannocchiale fisso per osservare una colonia di balestrucci (uccelli migratori della famiglia delle rondini). Alle 10.30 ci si ritroverà alla postazione sotto la Ghirlandina (ritrovo alla Preda Ringadora) alla ricerca dei nidi dei rondoni e dei falchi che abitano la Torre civica, insieme ad altri piccoli uccelli come codirossi e verzellini. Gli spostamenti tra un punto di osservazione e l’altro sono previsti in bicicletta ma è possibile anche scegliere un solo punto di osservazione e attendere l’arrivo del gruppo.
Il Festival dei rondoni è organizzato in collaborazione con Monumenti vivi e fa parte delle iniziative di sensibilizzazione sull’importanza della biodiversità urbana, con l’obiettivo di dimostrare come i rondoni e le altre specie che usano come nido le cavità degli edifici siano importanti soprattutto perché si nutrono di insetti, tra i quali le zanzare.
I Monumenti vivi sono edifici, antichi o moderni, le cui caratteristiche architettoniche determinano l’insediamento di colonie di rondoni e di altre specie benefiche durante il periodo riproduttivo e rappresentano veri e propri centri di biodiversità. Si tratta in prevalenza di edifici e siti del patrimonio culturale, nei quali si realizza la tutela integrata dei beni culturali e ambientali. La Ghirlandina anche grazie al restauro portato a termine nel 2012 nel corso del quale le 120 buche pontaie della torre sono state modificate in modo selettivo in modo da impedire l’accesso ai colombi ma non alle specie più piccole, come codirosso comune, codirosso spazzacamino, cinciallegra, passero oltre ai pipistrelli e, appunto, alla famiglia di falchi pellegrini che è riuscita ad allevare dei piccoli, è già diventata Monumento vivo e testimone concreto della biodiversità, e anche il palazzo di via Santi, dove si trovano gli uffici del Comune, ospita una casetta per gli uccelli. Con l’obiettivo di incrementare la tutela della biodiversità legata agli edifici, il Comune di Modena ha deliberato nelle scorse settimane di assumere la Torre civica come riferimento di una strategia cittadina per la tutela della biodiversità legata agli edifici; di avviare una collaborazione con le associazioni Monumenti vivi, Asoer e Lipu, attraverso una convenzione, per individuare obiettivi e strategie condivise; di considerare gli edifici di competenza comunale e le aree verdi pubbliche cittadine come occasioni privilegiate per l’adozione di buone pratiche a tutela della biodiversità; di programmare attività di divulgazione coinvolgendo anche le scuole.