A guadagnare andando al lavoro in bici o monopattino sono stati 405. Hanno percorso quasi 500 mila chilometri con un risparmio di circa 75 tonnellate di Co2
MODENA – Andare al lavoro in bici ci si guadagna, non solo in salute. Sono 405 i cittadini che nell’ultimo anno hanno ottenuto qualche decina di euro in buoni mobilità per essersi recati al lavoro in bicicletta o in monopattino o bici elettrici nel corso dei primi 12 mesi di attività del progetto “Bike to work Modena”. Tra il 26 ottobre 2020 e il 25 ottobre 2021 sono stati erogati incentivi per oltre 60 mila euro, per un totale di chilometri percorsi che sfiora i 500 mila e un risparmio di quasi 75 tonnellate di Co2. Nei quattro trimestri trascorsi, sono mediamente stati attivi 374 utenti, che hanno percepito un incentivo medio trimestrale di 41 euro.
Tutti coloro che in questo primo anno hanno partecipato al programma, potranno proseguire l’esperienza anche nel prossimo, insieme agli utenti subentrati nel terzo trimestre, a quelli ammessi direttamente al secondo anno e a quelli finora esclusi per inattività.
Vista la straordinarietà del periodo di emergenza sanitaria da Covid-19, la Giunta comunale, in accordo con gli altri partner del progetto, infatti, ha deliberato di incrementare il numero degli utenti ammessi al secondo anno, coerentemente con gli obiettivi del Pums, il Piano urbano della mobilità sostenibile, di incentivare la diffusione della mobilità ciclabile. Il “Bike to work”, infatti, ha come finalità la promozione di modalità di trasporto non solo orientate alla salvaguardia dell’ambiente ma anche al miglioramento della salute, della sicurezza e del benessere della popolazione, oltre che allo sviluppo economico del territorio comunale.
Durante il primo anno del progetto, a causa dell’ampio ricorso all’home working legato alla pandemia, sono state utilizzate solo parzialmente le risorse previste e, dei 500 ammessi, sono stati esclusi circa 150 utenti per mancata partecipazione attiva (rimpiazzati dal terzo trimestre del primo anno di attività da altri utenti in lista di attesa). Per il secondo anno, quindi, risultano disponibili maggiori risorse rispetto alle previsioni e gli utenti in lista di attesa sono meno dei 500 programmati: questo consente di recuperare gli esclusi e di far proseguire l’esperienza anche a coloro che l’hanno iniziata un anno fa.
Complessivamente, gli utenti ammessi al programma di incentivazione per gli spostamenti casa-lavoro sostenibili sono 1100. Si tratta di lavoratori maggiorenni che vivono e lavorano a Modena, che vivono in città e hanno sede lavorativa in altri Comuni e che vivono in altri Comuni ma hanno sede lavorativa a Modena. Con il “Bike to work” (www.biketoworkmodena.it) hanno la possibilità di “guadagnare” 15 centesimi di euro in buoni mobilità per ogni chilometro percorso sul territorio comunale (rilevati su smartphone attraverso la app Wecity, con un minimo trimestrale di 30 chilometri) e sulla base delle emissioni di Co2 risparmiate, associata ad una analisi dei benefici sanitari che ne derivano. I buoni vengono erogati trimestralmente con bonifico fino a un massimo di 30 euro al mese.
Il programma prevede un meccanismo di certificazione delle emissioni di CO2 e l’analisi dei benefici sanitari che ne derivano, tramite lo strumento on line Heat (Health Economic Assessment Tool) dell’Oms, la consultazione delle banche dati sanitarie, sessioni di valutazione di performance fisica e dell’equilibrio svolte dall’Ausl e questionari sulla salute percepita e lo stile di vita curati dagli enti e settori che si occupano di salute, pianificazione della mobilità, trasporti e ambiente.
L’iniziativa è una delle azioni previste dal più complessivo progetto “Bike to work” promosso dal Comune di Modena insieme ad altri soggetti del territorio che ha ottenuto un cofinanziamento statale di 608 mila euro. Partner del progetto, che vede l’Amministrazione come capofila, sono Ausl, Arpae Emilia-Romagna, Csef dell’Università degli studi di Napoli Federico II, Euromobility, associazione Rete Italiana Città Sane Oms, Fiab Modena, WeCity srl, Seta spa, Aess.
Il contributo al progetto è stato assegnato dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio, nell’ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile, a fronte di un investimento da parte dell’Amministrazione comunale in attività di progettazione e in infrastrutture già realizzate o in corso di realizzazione (percorsi ciclabili, depositi protetti) pari a 2 milioni 267 mila euro. Altri 289 mila euro arrivano invece dagli altri partner pubblici e privati.