Un altro tassello necessario per l’indagine proposta dalla nona edizione di Biblioterapia su “Realtà… e mondi possibili”: docente di Filosofia teoretica all’Università di Torino, con la pubblicazione del Manifesto del nuovo realismo (Laterza, 2012), Ferraris ha avviato una critica radicale del pensiero postmoderno e della sua idea di realtà socialmente costruita, cui è seguito un intenso dibattito che ha travalicato i confini nazionali e l’ambito filosofico.
Nel nuovo libro Emergenza (Einaudi, 2016) Ferraris spiega come la realtà, e il pensiero che la conosce, provengano dal mondo. Dal Big Bang alle termiti, dal web alla responsabilità morale, quello che il mondo ci dà (ossia tutto quello che c’è) emerge indipendentemente dall’io e dalle sue claustrofilie.
“E che cosa è una emergenza se non un evento che accade rivelando la possibilità̀ dell’impossibile? E che cosa è più emergente del reale, che rompe i giochi del possibile e si presenta con una nettezza imprevista, con minacce e con risorse inimmaginate?”.
Tutt’altro che frutto del nostro pensiero, argomenta Ferraris, la realtà dunque “ci precede e continua a esserci dopo di noi, a prescindere dal fatto che la si conosca. Essa ci resiste e costituisce per noi un attrito perenne”.
Ciò che serve, oggi, non è una nuova teoria della realtà, quanto piuttosto un lavoro che sappia distinguere, con pazienza e caso per caso, che cosa è naturale e cosa è culturale, che cosa è costruito e cosa no. È qui che si aprono le grandi sfide, etiche e politiche, e si disegna un nuovo spazio per la filosofia. Per cambiare la realtà, infatti, è dalla realtà che bisogna partire. E dal “fare la verità”. “Nella prospettiva che propongo – scrive Ferraris sulla Rivista Italiana di Filosofia del Linguaggio — la verità è per l’appunto quello che si fa, l’insieme delle proposizioni vere che emergono dalla realtà.”
Un antidoto alla post-verità, termine scelto nel 2016 dagli Oxford Dictionaries per descrivere il nostro tempo. Se alla scienza si è sostituita l’opinione della maggioranza, ed è il web l’assoluto del nostro tempo, perché ha dato voce a milioni di verità individuali, emerge la domanda: può esserci una democrazia senza verità condivisa?
E, inversamente, quali possono essere i caratteri della democrazia nell’epoca della post-verità?
Permane una speranza. Esiste un margine di libertà, per i singoli individui, ed è quello di scegliere intenzionalmente di cambiare rotta rispetto alle consuetudini imposte e accettate; è l’arrestarsi del soldato che fa sbaragliare l’esercito.
Maurizio Ferraris è professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Torino (dove presiede il Laboratorio di Ontologia) e responsabile di ricerca presso il Collège d’études mondiales di Parigi. Ha insegnato in università europee e americane, collaborato con Jacques Derrida e Gianni Vattimo e scritto oltre cinquanta libri, tradotti in varie lingue. La sua Storia dell’ermeneutica (Bompiani, 1988) è diventata un classico, Estetica razionale (Cortina, 1997) ha inaugurato l’interpretazione dell’estetica come teoria della sensibilità, Documentalità (Laterza, 2009) ha trasformato le prospettive dell’ontologia sociale con ricadute che, dalla filosofia, si sono allargate al diritto, all’architettura, ai media studies. Ha contribuito alla rielaborazione delle posizioni ermeneutiche, in vista di una nuova definizione delle questioni estetiche e fenomenologiche, con particolare riferimento alla teoria dell’immaginazione e alla psicologia della percezione. Fra i libri più recenti: Manifesto del nuovo realismo (Laterza, 2012), Emergenza (Einaudi, 2016).
Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri 2017
REALTÀ… e mondi possibili
Maurizio Ferraris
Fare la verità
Domenica 12 novembre, ore 17
Sala del Giudizio – Museo della Città
ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti
allestimento schermo Sala Manica Lunga
CALENDARIO DEI SUCCESSIVI INCONTRI
Sala del Giudizio –Museo della città
Sabato 18 novembre
Claudio Bartocci, matematico
Scrittori matematici
Sabato 25 novembre
Luigi Zoja, psicanalista
La morte del prossimo: eccesso di virtualità
Sabato 2 dicembre
Luca Serianni, linguista
Le parole e le cose: due realtà che cambiano nello spazio e nel tempo
clip_image005La rassegna è frutto della collaborazione con l’Ufficio scolastico di Rimini. Agli insegnanti sarà rilasciato regolare attestato di partecipazione.
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