Berlinguer – La grande ambizione ancora al Cinema Rosebud

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REGGIO EMILIA – “Di solito si vede la lotta delle piccole ambizioni, legate a singoli fini privati, contro la grande ambizione, che è invece indissolubile dal bene collettivo”.

In questa frase, una citazione di Antonio Gramsci con la quale si apre il film Berlinguer – La grande ambizione, si può considerare racchiusa tutta la vicenda, personale e pubblica, di un uomo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati. Una Politica, quella con la “p” maiuscola, vissuta come impegno totale, come qualcosa per cui spendere tutta la propria vita. Un impegno e una “grande ambizione”, per citare il titolo del film, perseguito con coraggio, dedizione e disinteresse personale.
Il film ci rivolge un messaggio che, a distanza di anni, non ha perso un briciolo della propria forza e autenticità, e che diventa anche un invito, rivolto soprattutto ai giovani – che Berlinguer e quel periodo non hanno vissuto – a portare avanti le idee, i valori e le cause in cui si crede con rispetto, passione e lucidità.

Ieri sera abbiamo avuto il piacere di ospitare il regista Andrea Segre e l’attore Elio Germano e siamo felici di comunicare che Berlinguer – La grande ambizione sarà ancora in programmazione al Cinema Rosebud da venerdì 15 novembre.

Trama

Quando una via sembra a tutti impossibile, è necessario fermarsi? Non l’ha fatto Enrico Berlinguer, segretario negli anni Settanta del più importante partito comunista del mondo occidentale, con oltre un milione e settecentomila iscritti e più di dodici milioni di elettori, uniti dalla grande ambizione di realizzare il socialismo nella democrazia. Sfidando i dogmi della guerra fredda e di un mondo diviso in due, Berlinguer e il PCI tentarono per cinque anni di andare al governo, aprendo a una stagione di dialogo con la Democrazia Cristiana e arrivando a un passo dal cambiare la storia. Dal 1973, quando sfuggì a Sofia a un attentato dei servizi bulgari, attraverso le campagne elettorali e i viaggi a Mosca, le copertine dei giornali di tutto il mondo e le rischiose relazioni con il potere, fino all’assassinio nel 1978 del Presidente della Democrazia Cristiana Aldo Moro: la storia di un uomo e di un popolo per cui vita e politica, privato e collettivo, erano indissolubilmente legati.

Orari di programmazione

venerdì 15 novembre ore 21;
sabato 16 novembre ore 18.45 e 21;
domenica 17 novembre ore 16.15 e 21.