Domenica 23 marzo 2025 alle 15.30 appuntamento a San Bartolomeo in Bosco
FERRARA – Domenica 23 marzo 2025 alle 15.30, il MAF di San Bartolomeo in Bosco riserverà piacevoli sorprese in concomitanza con l’arrivo della primavera che, nelle campagne ferraresi, si svela in tutta la sua bellezza. E proprio con la parola d’ordine “Benvenuta, primavera!”, l’istituzione museale proporrà un programma di elevato interesse tra opere d’arte e libri, all’insegna della cultura ferrarese che si riserverà soprese di grande qualità.
Si inizierà con la presentazione della mostra “Dipinger fiori a Ferrara. Dal boom economico ai favolosi anni ’80 passando per gli anni di piombo”, a cura di Corrado Pocaterra. Partendo da alcuni antefatti la mostra intende fare una prima esplorazione su di un trentennio della pittura ferrarese sul tema della pittura floreale (1960-1989). Il profondo mutare delle mode, dei costumi e della sensibilitò delle persone ha trovato un proprio riscontro in questo genere d’arte, a volte per analogia a volte per contrasto. Intanto che osserviamo le opere ci scorre davanti anche la nostra storia recente.
Questa proposta antologica del MAF precede la prossima esposizione che vedrà misurarsi con questo tema gli artisti contemporanei nelle loro differenti discipline. Numerosi e qualificati gli artisti in parete. Alcuni antefatti: Giuseppe Mentessi, Adolfo Magrini, Ada Santini, Giorgio Sallustio Rossi. Gli anni ’60: Marcello Tassini, Mario Capuzzo, Silvan Gastone Ghigi, Galileo Cattabriga, Antenore Magri. Gli anni ’70: Gabriele Turola, Guerrino Ferraresi, Giorgio Balboni, Otello Ceccato, Mario de Sisti. Gli anni ’80: Nevio Nalin, Gigi Maini, Marisa Carolina Occari, Nino Zagni, Gianni Vallieri, Gianna Minarelli, Nelly Orsini, Alberta Silvana Grilanda, Renzo del Greco, Carlo Tassi.
Farà quindi seguito la presentazione dei seguenti volumi, a cura di Galeazzo Giuliani: “Pensieri sconvenienti”, di Francesca Aria Poltronieri (Aletti, Roma, 2022) e “Amarcord Ferrarese”, in tre volumi (Faust, Ferrara), di Giorgio Ferrari.
Francesca Aria Poltronieri ha scelto la poesia per narrare e narrarsi. Scrive a questo proposito Claudia Fortini nella prefazione: “Francesca Aria Poltronieri sceglie la poesia per unire i fili del tempo. Ritrova fogli scritti negli anni e dà loro nuova vita. Li pone per la prima volta l’uno accanto all’altro, ne aggiunge di nuovi e continua a scrivere. Ferma sulla carta accordi d’armonie e profumi di vita. Diffonde fiducia a chi ne ha data a lei e a chi verrà domani”.
Giorgio Ferrari nei suoi tre libri (con prefazione di Gian Piero Zerbini) effettua un magistrale lavoro di raccolta di esperienze, lavori, immagini, ricordi e leggende di una Ferrara di ieri, per tanti versi tutta da scoprire.
L’incontro culturale, come da tradizione, si concluderà con il classico “Buffet del MAF”.
A ingresso libero e gratuito, è a cura del Comune di Ferrara, del MAF e dell’associazione omonima.