Bellaria: Pasolini, Bansky e il mito di Steve McQueen a “Per aspera ad astra cinema”

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PasoliniBELLARIA – Il Cinema Teatro Astra di Bellaria Igea Marina è una delle case storiche del cinema italiano. Dal 1983 è sede del Bellaria Film Festival, una delle manifestazioni più longeve della Riviera adriatica, e dal 2011 ospita anche una rassegna teatrale, Per aspera ad astra, che ha sempre riservato un’attenzione speciale alla settima arte con ospiti come Giancarlo Giannini, Monica Guerritore, Elio Germano, Sergio Rubini e Giovanni Veronesi. In questa casa della cinefilia non poteva mancare una rassegna di film nella stagione invernale. Così ora il cartellone di ‘Per aspera ad astra’, accanto agli spettacoli teatrali, presenta anche prime visioni, classici indimenticabili e piccoli gioelli di cineasti emergenti.

La rassegna, che proseguirà anche nei prossimi mesi, si apre lunedì 9 novembre con Steve McQueen. Una vita spericolata (ore 21, 8 euro), docufilm su un’icona del cinema e sul suo sogno folle: realizzare un film epocale, il più realistico mai girato, sulle corse automobilistiche. Nel 1971 il favoloso interprete de I magnifici sette interpretò e produsse La 24 ore di Le Mans, pellicola che gli costò enormemente in termini artistici, economici e umani. I registi Gabriel Clarke e John McKenna hanno ricostruito quell’avventura affidandosi a filmati d’epoca e alle testimonianze di Chad McQueen, tornato sul circuito dove il padre sfrecciò confondendo la finzione del film e la realtà delle corse.

In linea con la vocazione del Bellaria Film Festival per il documentario e le arti visive, martedì 10 novembre è in programma ‘Bansky does New York’ (ore 21, 5 euro), art doc sul più popolare degli street artist firmato dal talentuoso regista americano Chris Moukarbel. Il 1° ottobre 2013 Banksy ha annunciato la sua presenza a New York: un mese in città, per realizzare un’opera al giorno. Immediatamente tra fan, curiosi, collezionisti mancati – e poliziotti – si è aperta una vera caccia al tesoro per scovare i suoi capolavori effimeri e riprenderli, smartphone in mano, prima che venissero distrutti. Moukarbel analizza questo fenomeno senza precedenti e segue il percorso delle opere create clandestinamente da Bansky in ogni zona di New York, dal Lower East Side a Staten Island, da Williamsburg fino a Willets Point. Il film è prodotto da HBO, l’emittente americana da cui sono nati i documentari e le serie TV più osannati degli ultimi anni.

La rassegna prosegue giovedì 19 novembre con un ospite d’eccezione, il regista Piero Messina, che presenta il suo lungometraggio d’esordio, L’attesa (ore 21, 5 euro). Accolto tra gli applausi alla Mostra del Cinema di Venezia, il film può contare sul talento di Messina, già assistente di Sorrentino per Il Divo e La grande bellezza, e sulla magnetica interpretazione di Juliette Binoche. Tra le grandi stanze di una vecchia villa siciliana, Anna (Binoche) trascorre le giornate in solitudine, quando d’un tratto si presenta Jeanne (Lou de Laâge), una giovane donna che sostiene di essere la fidanzata di suo figlio Giuseppe. Lui, a quanto pare, l’avrebbe invitata in Sicilia per qualche giorno di vacanza, ma Anna non ne sa nulla, ignora persino l’esistenza di Jeanne, e Giuseppe non c’è. I giorni intanto passano e le due donne imparano a conoscersi, mentre l’intero paese prepara la tradizionale processione di Pasqua.

Il programma del mese si conclude con il doppio appuntamento di lunedì 23 novembre con l’omaggio a uno dei più grandi intellettuali italiani. Il 2 novembre 1975 all’Idroscalo di Ostia veniva assassinato Pier Paolo Pasolini: esattamente 40 anni dopo, il Cinema Teatro Astra presenta, in versione integrale e restaurata, l’ultimo e più controverso film di Pasolini, Salò o le 120 giornate di Sodoma (ore 21, 5 euro). Ispirato all’opera letteraria del marchese de Sade, Salò è un vero testamento visivo urticante e profetico. Siamo sul finire della Seconda guerra mondiale, in una villa isolata del Nord Italia: qui un gruppo di fedelissimi della Repubblica Sociale dà sfogo alle voglie più estreme su alcuni giovani prigionieri. Proiettato tra gli applausi a Parigi venti giorni dopo la morte di Pasolini, il film non circolò quasi per nulla nelle sale italiane. Fu infatti vietato ai minori, censurato, due volte sequestrato e oggetto di violenze neofasciste. Il 2 novembre torna in sala nella versione originale, grazie al restauro realizzato dal laboratorio L’Immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna: un restauro di grandissima qualità, premiato con il Leone d’oro alla recente Mostra del cinema di Venezia. La proiezione è arricchita da una preziosa testimonianza del regista, intervistato sul set da Gideon Bachmann.

Infine martedì 24 novembre il regista torinese Michele Fornasero presenta SmoKings (ore 21, 5 euro), lo straordinario film documentario vincitore del concorso Italia Doc all’ultimo Bellaria Film Festival. Protagonisti del racconto sono i fratelli Messina, spregiudicati imprenditori che, attraverso un sito di e-commerce e una piccola fabbrica di sigarette, hanno sfidato le multinazionali del tabacco e i monopoli di Stato. La Philip Morris li ha denunciati per concorrenza sleale chiedendo loro un risarcimento di 550 milioni di dollari, e lo Stato italiano li ha arrestati per un’evasione fiscale da 90 milioni di euro. In uno stile da gangster movie, il film racconta la loro storia attraverso la quotidianità e il loro sguardo sulle lobby del tabacco.