BOLOGNA – Barabba chiuso in una torre-prigione spia gli eventi che lo renderanno famoso: la scelta popolare della crocifissione tra lui e Gesù. E in una confessione torrenziale rivive le sue vicende e interpreta le azioni di quel suo quasi omonimo. Il magmatico testo di Antonio Tarantino, quasi interamente in versi, è quasi un vangelo laico degli ultimi, secondo la lezione dell’autore scomparso tre anni fa, ed è portato in scena da Teresa Ludovico, una delle sue registe più assidue e attente, con l’interpretazione di un potente Michele Schiano di Cola. L’appuntamento è da martedì 24 a giovedì 26 gennaio, alle ore 21, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it).
Lo spettacolo, prodotto da Teatri di Bari, con lo spazio scenico e le luci disegnate da Vincent Longuemare, è inserito nella stagione “Ouroboros” di Teatri di Vita, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero della Cultura.
Eccolo Barabba incarcerato, che spia da dentro il momento cruciale, per lui e per l’umanità, la fatidica decisione della salvezza tra lui e Gesù. Barabba è il protagonista di una vorticosa opera di Antonio Tarantino, indagatore di personaggi storici e miti, che lancia in rotta di collisione i potenti e gli ultimi, uniti dalla corruzione del linguaggio e della storia stessa. Barabba rivive con Tarantino in un flusso incalzante quasi integralmente in versi, dove si mescolano commedia e tragedia. Con una costante: il bisogno e la ricerca della verità, quella invocata da Pilato prima della sentenza.
Teresa Ludovico torna a Tarantino, dopo aver dato voce a opere come Cara Medea, Piccola Antigone e Namur, presentate negli anni scorsi anche a Teatri di Vita, con questo Barabba, scritto dall’autore bolzanino nel 2010. Una nuova, potente folgorazione che illumina ambiguamente uno dei personaggi più misteriosi ed evocativi della storia religiosa e del nostro immaginario. Qui interpretato da Michele Schiano di Cola, co-protagonista de Il bacio della vedova, presentato a Teatri di Vita l’anno scorso.
Teresa Ludovico, attrice e regista, direttrice artistica del Teatro Kismet e oggi curatrice della programmazione di Teatri di Bari. Ha collaborato con molti artisti, da Marco Martinelli a Giovanni Tamborrino. Ha diretto e interpretato, tra gli altri, alcuni testi di Antonio Tarantino, Piccola Antigone e Cara Medea e Namur, e ha diretto diversi spettacoli, presentati anche a Teatri di Vita, come Anfitrione e Il bacio della vedova, opere liriche (al Petruzzelli di Bari) e numerosi spettacoli anche in Inghilterra e Giappone, ricevendo numerosi premi. Con i Radiodervish ha realizzato In search of Simurgh (Premio dello Spettatore a Teatri di Vita). E’ stata tra i protagonisti di A porte chiuse diretto da Andrea Adriatico.
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