Con la chiusura, avvenuta ieri, del bando per il sostegno ai pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, entra nel vivo il percorso per l’erogazione dei ristori previsti, nei tempi più brevi possibili, compatibilmente con le necessarie verifiche di conformità stabilite dal bando della Regione Emilia-Romagna.
Le domande presentate, di competenza della Camera di commercio della Romagna sono in totale 1926. Di queste, 999 riguardano imprese con sede o unità locale in provincia di Rimini e le restanti 927 in quella di Forlì-Cesena.
Il numero totale delle imprese attive (sedi più unità locali), oggetto del bando e iscritte al Registro Imprese al 30 settembre 2020, sono 3545, di cui 1615 relative a Forlì-Cesena e 1930 a Rimini.
Va precisato che ciascuna impresa poteva presentare un’unica richiesta di ristoro, indipendentemente dal numero di unità locali aperte.
Rispetto al codice di attività primario, sono state presentate, per la ristorazione (codice
ATECO 56.10.11) 858 domande, di cui 398 (43,26%) su Forlì-Cesena e 460 (46,28%) su
Rimini. Tendenza inversa per l’attività di bar (codice ATECO 56.3): le richieste sono state in
totale 998, di cui 501 (56,74% ) per Forlì-Cesena e 497 (53,72% ) per Rimini.
Riguardo alla natura giuridica, conformemente alla tipologia di tessuto imprenditoriale dei nostri territori, sono state presentate 786 richieste da parte di imprese individuali (400 per Forlì-Cesena e 386 per Rimini) e 790 da società di persone (379 e 411). Le società di capitale, che sono il 20,1% di tutte le imprese attive delle due province, hanno presentato 350 domande (148 per Forlì-Cesena e 202 per Rimini).
“Ad oggi sono stati completati tutti i controlli di competenza – dichiara Roberto Albonetti, segretario generale della Camera di commercio della Romagna – restano in sospeso alcune posizioni, circa 20, per le necessarie verifiche al Registro delle Imprese. Ai fini della regolarità del DURC, con la collaborazione di Unioncamere ed Infocamere, stiamo verificando forme di interrogazione massiva e confidiamo di ridurre ulteriormente i tempi di erogazione delle risorse. Ricordo che nel bando della Regione Emilia-Romagna è indicato il termine del 31 maggio per la verifica della regolarità del DURC, perciò le imprese avranno tempo fino a quella data per la relativa regolarizzazione. L’ammontare del contributo, di eguale entità per tutte le imprese, dipenderà dal numero delle domande realmente ammesse”.
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