La decisione è stata assunta e formalizzata con una delibera dalla Giunta nella seduta di oggi, per dare più tempo di organizzarsi agli Enti locali e alle realtà dell’associazionismo a cui è rivolto il bando, considerato lo stato di difficoltà in cui si trovano i territori interessati dagli eventi alluvionali di maggio. E per incoraggiare la più ampia partecipazione possibile.
Si tratta infatti di uno strumento concreto per favorire l’accesso da parte delle donne a un’occupazione stabile e di qualità, per dare nuove opportunità di crescita professionale e per agevolare la conciliazione dei tempi di vita e lavoro. A disposizione ci sono 1,5 milioni di euro nel biennio 2023 – 2024 (750mila euro per ognuna delle due annualità) per finanziare iniziative e progetti presentati da Comuni e Unioni i Comuni, associazioni, organizzazioni e Onlus volti a sostenere la presenza paritaria delle donne nella vita economica del territorio.
Con una priorità per gli interventi che danno vita o rafforzano la rete territoriale, che prevedono cioè la collaborazione tra Enti pubblici, imprese, organizzazioni sindacali, organizzazioni del privato sociale. E – tra le novità di questa edizione – iniziative per promuovere la conoscenza e l’adozione tra le piccole e medie imprese emiliano-romagnole del sistema di certificazione della parità di genere.
“Il bando ha l’obiettivo di sostenere l’accesso a un’occupazione stabile e di qualità e di rafforzare le reti di welfare, e mette a disposizione contributi fino all’80% del costo degli interventi- spiega l’assessora alle Pari opportunità, Barbara Lori-. E proprio perché ci auguriamo una partecipazione ampia su tutto il territorio regionale, era importante questa proroga, per facilitare il più possibile le amministrazioni e le associazioni delle zone gravemente colpite dall’alluvione. Promuovere il lavoro, e in particolare il lavoro femminile, è una delle priorità del nostro mandato, ribadita anche nel Patto per il lavoro e per il clima: vogliamo aiutare le donne a trovare lavoro, a migliorare la loro condizione professionale, anche avviando attività autonome. Obiettivi a cui guarda il bando ‘Donne e lavoro’, che nella scorsa edizione ha permesso di dare sostegno a 42 progetti”.
Con questo bando salgono a quasi 4 milioni di euro (3.855.000) le risorse complessivamente stanziate dalla Regione dal 2020 a oggi per favorire l’accesso femminile al mondo del lavoro, con 84 interventi finanziati sull’intero territorio.
Cosa finanzia il bando
Per quanto riguarda il sostegno all’ingresso femminile nel mondo del lavoro o la qualificazione dell’attività lavorativa – il primo dei due settori di intervento del bando – possono essere finanziati i servizi di assistenza e consulenza per imprenditrici e lavoratrici autonome; i progetti per promuovere l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità femminile; la formazione in materia economica e finanziaria; i percorsi di inclusione sociale e lavorativa di donne a rischio di fragilità sociale (ad esempio vittime di violenza di genere).
Il secondo settore del bando riguarda invece il sostegno ai progetti di welfare aziendale e di comunità per migliorare l’organizzazione del lavoro, ma anche la qualità della vita.
Tante le linee di intervento previste: dall’adozione di piani di organizzazione aziendale improntati a una maggiore flessibilità, allo sviluppo della contrattazione territoriale e di secondo livello per l’adozione di misure di conciliazione vita-lavoro. Da iniziative pilota per la realizzazione di servizi di mensa aziendale, lavanderia/stireria, car-pooling e car-sharing negli spostamenti casa-lavoro; allo sviluppo di modalità lavorative come co-working, smart working, telelavoro.
E ancora: servizi interaziendali da realizzare in collaborazione anche con cooperative di servizi, associazioni del privato sociale; estensione delle reti di welfare e/o di conciliazione già esistenti attraverso il coinvolgimento anche di imprese, enti di formazione, università, amministrazioni locali, parti sociali.
Le domande
Il bando regionale biennale è in applicazione nella Legge regionale n. 6/2014 “Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” e del Piano regionale contro la violenza di genere.
C’è tempo fino alle ore 13.00 del 1° settembre 2023 per presentare le domande, esclusivamente per via telematica, utilizzando il servizio on-line disponibile sul sito della Regione a questo link https://regioneer.it/ey382k7u
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